L'Europa premia 90 località.
Battuta la Liguria, male il Sud. A sorpresa un solo riconoscimento per la Sardegna
Scordatevi l’immagine da cartolina, bella spiaggia e mare cristallino. O meglio, certo che ci vuole, ma non basta. Per ottenere la bandiera blu, prestigioso riconoscimento internazionale che anche quest’anno premia l’Italia con 90 ottime spiagge bisogna superare una serie di test a ostacoli. Soltanto se passi il primo ti prendono in considerazione per il secondo. Naturalmente un mare limpido e pulitissimo è la prima cosa. Poi, però, occorre un nutrito contorno di altre qualità, insomma un pacchetto di misure per un turismo eco-compatibile. Alla fine del severissimo esame hai la tua bandierina e l’Italia quest’anno ne ha intascate 90, come nel 2005. Bene? Sì e no. Sì, perché è comunque seconda dopo la Spagna (104 bandiere blu, ma con 5 in più rispetto all’anno scorso), e prima di Francia (89, ne guadagna tre), Grecia (85) e Turchia (51). No, perché non incrementa il numero, come invece fanno le due dirette concorrenti.
IL PODIO ALLA TOSCANA - Per il resto, molti gli avvicendamenti. È la Toscana a conquistare il podio, con 14 bandiere blu, rivendicando per sé lo scettro che lo scorso anno era della Liguria (12 bandiere). Seguono Marche (11) e Abruzzo (10), Emilia-Romagna (8) e Campania (7, tutte in provincia di Salerno), Puglia (6), Calabria, Lazio e Veneto (4), Sicilia (3), Friuli-Venezia Giulia (2), una soltanto per Molise, Sardegna, Basilicata, Piemonte e Lombardia, queste ultime due regioni per i laghi, che perdono una bandiera, da 4 a 3.
UNA SOLA IN SARDEGNA - Sorpresi che la Sardegna abbia una sola bandiera blu? I criteri internazionali stabiliti dalla Fee, Federazione per l’educazione ambientale, sono rigidi e complessi. La Sardegna, per esempio, che pure resta fra le mete balneari più amate, di bandiera ne ha una sola (Santa Teresa di Gallura) perché la Fee esige, fra le altre cose, perfetta depurazione delle acque ed efficiente rete fognaria, aree pedonali, piste ciclabili, aree verdi, divieto assoluto d’accesso alle spiagge per gli autoveicoli, arredo urbano curato, stabilimenti balneari curati, aree protette.
MALE IL SUD - Chi può vantare una tale sfilza di buoni voti? Molte località nel Centro-Nord e purtroppo poche al Sud. Lamenta il presidente della Fee Italia, Roberto Riccioni, che «nel Mezzogiorno i comuni, a eccezione dei vincitori, dimostrano ancora troppo spesso una scarsa sensibilità ambientale». Qualche esempio? La Sardegna perde Barisardo e Poetto di Quartu Sant’Elena, in Sicilia arriva Fiumefreddo di Catania, ma escono Lidi di Signorino e Mediterraneo di Marsala, la Campania saluta Pisciotta, il Salento perde Castrignano del Capo e riconferma Otranto, la Puglia nel complesso va benino perché conquista le Tremiti. Bene per le Marche, con l’ingresso di Pesaro e Fano, benissimo per la Toscana che alle veterane Castiglioncello, Forte dei Marmi, Camaiore, Viareggio e altre, affianca anche Cecina, Monte Argentario e San Vincenzo. Riqualificare le coste, combattere l’abusivismo, ridare slancio al Mezzogiorno. Questo, a pagelle emesse, chiede il Codacons al nuovo governo. «Il Sud - dice il presidente Carlo Rienzi - paga lo scotto di anni e anni di cementificazione selvaggia e condoni vari. Basta con gli ecomostri».
Fonte:
corriere.it
Pisa: Tirrenia e Marina.
Deve essere una barzelletta....