Su internet, in teoria, ognuno può essere chi vuole.
Le chat permettono proprio a chi le frequenta di essere qualcos’altro rispetto alla vita di tutti i giorni.
Ma mentire sulla propria identità su internet potrebbe costarvi caro. Soprattutto se si parla di posta elettronica.
La Corte di Cassazione ha infatti stabilito che non si potrà più utilizzare una falsa identità per inviare i propri messaggi di posta elettronica.
La sentenza della Corte di Cassazione riguarda un uomo di Firenze che via mail faceva finta di essere una donna.
L’uomo è stato accusato di reato di sostituzione di persona, sia in Appello che nel grado successivo.
L’uomo, secondo il giudice, “al fine di procurarsi un vantaggio e di recare un danno ad una donna, creava un account di posta elettronica apparentemente intestato a costei e, utilizzandolo, allacciava rapporti con utenti della rete Internet e induceva in errore sia il gestore del sito sia gli utenti” .
La Suprema Corte è stata chiara: “
Non è affatto indifferente, per l’interlocutore, che il rapporto descritto nel messaggio sia offerto da un soggetto diverso da quello che appare offrirlo, per di più di sesso diverso”.
Adesso quest’uomo rischia un anno di carcere.
haisentito.it