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  30/05/2022 17:16 | |
brianzoeu, 30/05/2022 13:52:
Ti invidio. Un giorno, da vecchio, dirai ai tuoi nipotini: "mi quel dì s'eri là". Cosa che io non potrò fare, il massimo che potrò dire è "mi vurevi 'nà giò... ma 'u mia truà post in sul pulmann".
Mi sento tanto Michael Collins. No, non il Garibaldi irlandese che portò l'isola all'indipendenza dall'Inghilterra. Quello che intendo io è lo sconosciuto terzo astronauta che andò sulla luna. Lui dovette rimanere a bordo per fare in modo che gli altri 2 potessero sbarcare sulla Luna e rientrare. Gli altri due rimarranno immortali nei libri di storia, di Collins non se ne ricorda nessuno, sarà l'ultimo dei 3 a morire ma per l'umanità è come se non fosse mai nato.
Ebbene, tifo il Monza fin da piccolo. Non come il 99,99% i miei concittadini, per i quali al massimo è la seconda squadra, da rivelare soltanto nelle rare volte che vinceva qualcosa. Io sempre tifato Monza pronunciandone il nome con orgoglio, rimandendo sempre sbeffeggiato dai miei compagni di scuola. Eppure... Eppure nella partita della vita, quella in virtù della quale avrei potuto fare il gesto dell'ombrello a tutta quella gente, pur se dopo 40 anni, io non c'ero. Non sono riuscito a salire sul pullmann. Pulmann sul quale magari sono invece saliti proprio quei miei ex compagni che mi prendevano in giro, solo per andare a vedere una cosa un diversivo.
Che tristezza. Ma quel che conta è che siamo in serie A, vorrei avere quarant'anni di meno per alzare il dito medio a tutti.
John Titor_69, 30/05/2022 14:08:
Un po' anch'io ho questo dolceamaro. Io che facevo tutte le ultime trasferte in D per non perdere la partita della promozione. Io in macchina ci sarei potuto andare ma per scelta ho evitato (oltre ad una Comunione ma per quella si poteva risolvere ...). Troppa ansia e paura di portare a casa un'altra delusione insopportabile. Forza Monza! Chi c'era avrà un ricordo che vale una vita. Il nostro ricordo varrà meno ma comunque tanto.
brianzoeu, 30/05/2022 16:14:
Ti assicuro che la terra nemica è in casa nostra. Sono cresciuto estivamente in provincia di Cosenza, nel senso che per oltre vent'anni ho passato le estati in un paese del'alto tirreno cosentino, e quando dicevo che tenevo al Monza nessuno mi hai manifestato alcunchè di sbeffeggiamenti o avversione. Anzi, rimanevano incuriositi. Per non parlare dei Napoletani, all'epoca tra i pali a Fuorigrotta giocava Luciano Castellini, che era stato lanciato proprio dal Monza: mi guardavano con ammirazione. Ma questo anche a Milano, dove sono andato e dove sono tutt'ora al lavoro.
I peggiori denigratori della nostra squadra li ho sempre trovati a Monza.
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