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30/03/2006 16:06 | |
Indagata dopo denunce del consorte. Il legale: "Non è vero"
29-03-2006 23:40
Roma, 29 mar. (Apcom) - Spinte, morsi, schiaffi e parolacce. Con la donna, una volta tanto, non nella parte della vittima ma del cattivo. Lei è L.P., 34 anni, avvocatessa del Foro di Roma. Chi le prende è invece, P.M., 36 anni, ufficiale della Guardia di Finanza. In base a quanto emerge dalle denunce che questo ha presentato nei confronti della moglie sono più di uno gli episodi che l'hanno visto soccombere.
Dopo il parto e il trasferimento di lei fuori città P.M. usa la forza per ottenere un incontro. A quel punto lei passa alle vie di fatto e ogni volta che vede il marito sono dolori. Per lui. E così l'ufficiale della Gdf decide di denunciare la donna. Un primo fascicolo, alla Procura di Roma, prevede il reato di lesioni. Una seconda querela diventa oggetto di un ricorso al giudice di pace, ed i reati ipotizzati vanno dalle ingiurie, al daneggiamento, alle lesioni. Ed ora il pm della Procura di Tivoli - titolare per competenza degli accertamenti - indaga per maltrattamento in famiglia continuato nel tempo.
L'avvocato che assiste la signora, spiega: "Le accuse alla mia assistita stravolgono la realtà di quanto accadeva realmente in famiglia. Riusciremo a dimostrare, per questo, l'innocenza della signora, la quale non è assolutamente il carnefice, ma la vittima".
(Virgilio)
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