La gang del bosco

Venerdì sera sono andato al cinema a vedere la gang del bosco.

Cartone animato molto divertente ma che rende anche dei spunti riflessione:

La prima cosa che mi è saltata agli occhi è il rapporto uomo(tecnologia)/natura: infatti prima dell'inverno i personaggi del bosco si addormentano con il loro bosco incontaminato mentre al risveglio trovano una grande muraglia verde che non avevano maivisto prima.

Quindi il dualismo delle cose: ad esempio la muraglia verde è contemporaneamente naturale (di piante) e artificiale (piante potate dall'uomo). La siepe stessa è penetrabile/impenetrabile.

Quando la tartaruga supera per la prima volta la siepe torna indietro raccontando i guai passati. Mentre quando passa con gli altri pesonaggi accompagnati dal furetto (o quale animale sia...) egli fa vedere ai personaggi un mondo totalmente diverso da quello raccontato dalla tartaruga (uno dei personaggi gli dice: "ma sei sicuro di esser stato nello stesso posto?"): come la stessa cosa vista in modi differenti può semprare opposta.

Antico e moderno: l'antico nella tartaruga e il nuovo nel furetto si è sempre attratti dalle cose nuove e spesso si tralasciano le altre cose più importanti magari per raggiungerne altre con una via più breve (magari fasulle). Interessante la scelta della tartaruga: in Alchimia questo rettile è il simbolo del sapere arcaico nascosto (dal carapace) ma che una volta raggiunto può dar luogo a molti miglioramenti. Il furetto stesso ha in se quello che gli psicologi chiamano "potere di riferimento" che viene indicato nella nostra splendida lingua con "carisma".

Mi ha colpito poi quando gli ingenui personaggi del bosco scoprono l'inghippo del furetto dopo averlo accolto nella loro famiglia e come lui ne abbia poi avuto rimorso di questo tradimento dei loro genuini sentimenti. Tanto che alla fine la tartaruga gli dice "Se ci avessi detto che questo cibo ti serviva per pagare un orso affamato: noi ti avremmo... aiutato!!".

Consiglierei di ardarlo a vedere se non atro con certe scene vi farà male la pancia dalle risate.

Ciao