Afghanistan, kamikaze contro italiani a Kabul: uccisi sei parà, 4 feriti

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macallan
00giovedì 17 settembre 2009 19:55
L'esplosione ha coinvolto due mezzi blindati Lince: 15 civili afgani uccisi e 60 feriti. Bossi riaccende la polemica: a Natale tutti a casa. Berlusconi apre: uscire presto, ma il ritiro si decide con gli alleati

E' di sei morti e quattro feriti, tutti militari italiani, il bilancio dell'esplosione avvenuta questa mattina a Kabul che ha colpito due mezzi blindati 'Lince'. Quindici i civili afgani morti e sessanta feriti. E nel giorno della tragedia Bossi riaccende la polemica sulla missione italiana: "Spero che questi ragazzi possano per Natale vedere casa loro". Berlusconi apre: "Siamo tutti convinti che sarebbe meglio uscire presto" aggiungendo però che al momento "non c'è nessuna idea sui tempi del ritiro" e che "si decide tutto con gli alleati"

LE VITTIME

Sono il tenente Antonio Fortunato, originario di Lagonegro in provincia di Potenza, il primo caporal maggiore Matteo Mureddu di Oristano, il primo caporal maggiore Davide Ricchiuto di Glarus (Svizzera), il sergente maggiore Roberto Valente di Napoli, Massimiliano Randino nato a Pagani (Salerno) e il primo caporal maggiore Giandomenico Pistonami di Orvieto.

L'ESPLOSIONE

Ha avuto luogo nell'area diplomatica della capitale afgana, non lontano dalle principali ambasciate occidentali. L'attentato è stato rivendicato da un portavoce dei talebani, Zabiullah Mujahid. Con un messaggio sms ha riferito che un uomo di nome Hayutullah si è fatto esplodere contro il convoglio militare dell'Isaf, nel centro della capitale. Secondo le prime ricostruzioni, c'è stata una violenta esplosione presumibilmente innescata da un attentatore suicida a bordo di una Toyota bianca con 150 chili di esplosivo. Ma c'è un'ipotesi alternativa: che il carico di esplosivo sia stato azionato manualmente, senza la presenza di un attentatore kamikaze



GOVERNO DIVISO

"Spero che questi ragazzi possano per Natale vedere casa loro". Nel giorno della tragedia il ministro Bossi rompe il fronte e divide il governo. Se Frattini e La Russa, rispettivamente ministro degli Esteri e ministro della Difesa, si affrettano a dire che la strage di Kabul non intimidirà il nostro Paese e non metterà in discussione il nostro impegno, il leader leghista manda un segnale opposto. E manifesta l'auspicio che tra tre mesi la nostra missione possa terminare.

La PROCURA di ROMA ha aperto un fascicolo: attentato a scopo di terrorismo, questa l'ipotesi di reato.


IL CORDOGLIO

Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha espresso il suo profondo cordoglio. "Il governo è vicino alle famiglie delle vittime". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato informato a Tokio dell'attentato. Il Capo di Stato sta valutando la situazione insieme ai più stretti collaboratori compresa l'eventualità di interrompere il viaggio in Giappone. Il Papa ha espresso la sua vicinanza alle famiglie dei caduti e ai feriti. Il presidente afgano Hamid Karzai ha detto all'Italia: "Non dimenticheremo mai il vostro aiuto".

(virgilio.it)
macallan
00giovedì 17 settembre 2009 20:03
per far capire quello che penso della missione in Afghanistan, citerò un' affermazione di Bismarck sui Balcani:
"tutti i Balcani non valgono le ossa di un solo granatiere di Pomerania".
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