Caffè, quanti effetti positivi sulla salute!

Elevato potere antiossidante grazie al contenuto degli acidi clorogenici, azione protettiva nei confronti dello sviluppo del diabete di tipo 2 e del morbo di Parkinson, rallentamento del naturale declino cerebrale nelle persone anziane, nessun effetto sfavorevole sul rischio cardiovascolare: sono queste le principali novità legate al consumo di caffè che emergono dai più recenti studi scientifici internazionali. Lo sostiene la NFI, Nutrition Foundation of Italy.

Il caffè rappresenta una delle bevande più bevute al mondo, con un consumo che, seppur molto variabile da paese a paese in quantità e modalità, oscilla tra i 12 kg pro capite annui della Finlandia ai circa 2 kg del Regno Unito e la Repubblica Ceca. L’Italia registra mediamente un consumo di caffè di 6 kg/annui a persona (fonte: International Coffee Organization). Nonostante questi dati però, c’è ancora oggi scarsa conoscenza sulle proprietà nutrizionali del caffè, e spesso l’attenzione del pubblico resta focalizzata esclusivamente sulla caffeina ed i suoi effetti sull’organismo. Dati di un’indagine condotta a livello europeo, infatti, mostrano che più dell’80 per cento del campione non è a conoscenza degli elementi nutrizionali contenuti nella bevanda (fonte: GKF, gennaio 2007).

Il caffè è in realtà una delle fonti dietetiche più abbondanti in antiossidanti naturali, quelle molecole che rallentano o prevengono i danni da radicali liberi. Gli acidi clorogenici sono i principali composti ad azione antiossidante contenuti nel caffè e senz’altro i più potenti. Analizzati prima della torrefazione del chicco, risultano essere molto numerosi e di struttura diversa; i diversi processi di lavorazione, la temperatura, la macinazione ne riducono la presenza anche fino al 90 per cento ma in ogni caso è possibile affermare che 100 ml contengono circa 250 mg di acidi clorogenici, una quantità rilevante.

“Consumato in dosi moderate e con costanza quotidiana, il caffè ha dimostrato di essere un aiuto importante nella prevenzione di patologie metaboliche e neurodegenerative. La sua presenza, quindi, all’interno della dieta di ogni giorno non solo influenza positivamente la sfera emotiva della persona ma può contribuire al benessere dell’organismo”, afferma Andrea Poli, Direttore Scientifico di NFI. “Grazie soprattutto al contenuto naturale in acidi clorogenici, il caffè, anche decaffeinato, è tra le fonti dietetiche più abbondanti di antiossidanti. Il suo consumo permette di assumerne quantità significative, con favorevoli implicazioni sulla nostra salute”.

Fonte: Ufficio Stampa NFI – Nutrition Foundation of Italy 2008.

Cmq qualsiasi cosa beviamo e mangiamo può far bene come allo stesso tempo può far male!soprattutto se ne abusiamo..

kik, vista la tua passione per il caffè...

macallan, 16/04/2008 20.22:

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kik, vista la tua passione per il caffè...

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Per quello ho inserito la notizia.

Solo che io elevo la media nazionale a 10 kg pro capite.

kikazze, 17/04/2008 9.17:

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Per quello ho inserito la notizia.

Solo che io elevo la media nazionale a 10 kg pro capite.

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quindi occhio.

-sh@dow-, 17/04/2008 12.21:

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quindi occhio.

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Che risposta è?

Semmai, "quindi " !!!!

kikazze, 17/04/2008 12.24:

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Che risposta è?

Semmai, "quindi " !!!!

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intendo che in dosi moderate ottieni quello di cui sopra , sennò