BR/ GIP: tra obiettivi una casa di Berlusconi e Mediaset
Sky Eni Breda e Libero. Arrestati sindacalisti ed ex detenuti
Milano, 12 feb. (Apcom) - Tra gli obiettivi delle nuove Brigate Rosse c'erano la casa di via Vincenzo Monti a Milano di Silvio Berlusconi, la sede di Mediaset, quella di Sky, l'Eni a San Donato Milanese, ex dirigenti della Breda, il giuslavorista Pietro Ichino. A dirlo in un'ordinanza di arresto che ha portato in carcere 15 persone tra sindacalisti, militanti dei centri sociali ed ex detenuti per fatti di lotta armata è il gip milanese Guido Salvini che accolto le richieste sottoposte alla sua attenzione dal pm Ilda Boccassini. Le accuse parlano di partecipazione ada associazione sovversiva con finalità terroristiche e banda armata che il giudice definisce "a tutti gli effetti e che sta coltivando dopo aver già tentato le prime azioni di autofinanziamento un'ampia gamma di obiettivi politici che dovrebbe favorire la propaganda e il reclutamento all'interno delle aree antagoniste più incerte". Gli obiettivi dell'organizzazione inizialmente denominata "Partito Comunista Politico-Militare" emergono nelle conversazioni intercettate dagli inquirenti. Questi obiettivi, spiega il gip erano state "già alcune volte oggetto di sopralluoghi ed embrionali inchieste". Il gip scrive di sedi legate al mercato del lavoro e ricorda il Punto Marco Biagi di via Savona a Milano intitolato al giuslavorista ucciso a Bologna, e il professor Pietro Ichino che fa lo stesso mestiere di Biagi. Nell'ordinanza poi si parla di "luoghi simbolici delle aree politiche moderate quali la villa della famiglia Berlusconi in via Vicenzo Monti e le sedi di Mediaset e dell'emittente Sky a Cologno Monzese". "In risposta alle politiche energetiche e in generale alle scelte politico-economiche in Medio-Oriente, la sede dell'Eni a San Donato e obiettivi israeliani da colpirsi con esplosivo fabbricato con prodotti di uso comune come i fertilizzanti" continua il gip. C'era però un obiettivo più vicino nel tempo che secondo gli inquirenti doveva essere la sede del quotidiano "Libero" in viale Majno, "già oggetto nel gennaio 2007 di due sopralluoghi ad opera di Claudio Latino e Bruno Ghirardi". Attenzione da parte dei presunti nuovi brigatisti per la palestra "Doria" di Pasquale Guaglianone, dal passato nell'estremismo neofascista. "D'altronde - fa osservare Salvini - l'unico obiettivo sicuramente già colpito dal gruppo in questa fase di crescita lenta ma metodica e sicura è la sede padovana di Forza Nuova oggetto di un attentato con materiale infiammabile il 22 novembre del 2006 al quale avrebbero partecipato Davide Bortolato, Massimiliano ed Alessandro Toschi". Per l'accusa ci sarebbe corripondenza tra alcuni obiettivi del gruppo e i contenuti degli articoli del mensile L'Aurora, l'organo di stampa intorno al quale stando alla ricostruzione degli inquirenti si stava ricompattando la frazione delle Brigate Rosse nota come "Seconda posizione". Al fine di acquisire consensi il gruppo dei presunti neo brigatisti avrebbe cercato di preparare un'azione contro gli ex dirigenti della Breda fabbrica dove negli anni erano morti diversi operai per contaminazioni da amianto. Il 7 aprile del 2006 ne parlano, intercettati, Latino e Ghirardi. "Una embionale attività di inchiesta" scrive il gip Guido Dalvini viene avviata nei confronti del dirigente della fabbrica Vito Schirone. Alla questione dell'amianto L'Aurora aveva dedicato un articolo nel numero 3. Secondo il capo di imputazione il gruppo aveva collegamenti anche all'estero, soprattutto in Svizzera ed era caratterizzato da una struttura compartimentata "avente un vertice in stato di clandestinità". I neo br avrebbero iniziato la loro attività tra il 2003 e il 2004 e sarebbero tuttora operanti. Gli indagati sono in tutto una settantina.
(virgilio.it)
si ricomincia, sempre che la lotta al terrorismo sia mai cessata.
In questo senso, siamo l' unico Paese europeo che non è riuscito,
per volontà politica secondo me, a chiudere la partita e a rendere
il terrorismo assolutamente incapace di riprendersi e tornare a colpire.
In bocca al lupo a magistratura e forze dell' ordine