Le domande sbagliate

Sto guardando la trasmissione di oggi e in particolare il servizio esterno di Stefania Cappa.

Anche in questo caso, come accadde nell'intervista fatta da Elsa al padre di quella ragazza uccisa dalla 'ndrangheta a Napoli, l'intervistatore chiede ai genitori di ragazzi uccisi l'intenzione o meno di perdonare.

Ora ... io penso che questa sia una domanda sbagliata, una domanda da non fare mai!

Spesso viene fatta addirittura a caldo, a pochi giorni dall'evento.

Oggi a questa domanda ha risposto una madre ormai anziana (mi pare piu' di 80 anni) alla quale e' stato ucciso l'unico figlio poco piu' che adolescente.

Ebbene la sua risposta e' stata un NO deciso e assoluto.

Questa e' la risposta ovvia e definitiva che qualunque genitore potra' dare.

Come si fa a sperare il perdono per un delitto cosi atroce come l'omicidio e come si fa a chiederlo addirittura ai genitori della vittima :fno: :fno:

Qual'e' il senso di questa domanda se non mettere in imbarazzo chi portera' sempre con se il dolore non rimarginabile della pardita di un figlio, dico ... un figlio!!!

Io ho due figli e non voglio nemmeno pensare a cosa farei a chiunque possa torcergli un capello.

Fare un'intervista ai parenti più cari di una vittima ma anche di un "carnefice" è sempre molto delicato e purtroppo quasi sempre si fanno domande che tu giustamente definisci "sbagliate".
Ciò non tanto perchè sia impossibile perdonare ... ci sarà anche chi è in grado di farlo subito (di certo non io!), ma piuttosto perchè i sentimaneti che si provano in questi casi sono così intensi e delicati che non è giusto chiedere di renderli pubblici per fare un po' di audience.
Ho sentito giornalisti chiedere a genitori che hanno appena perso un filgio "cosa prova?" o cose simili ... a volte il silenzio è d'oro!

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Scritto da: avana7 02/03/2005 15.26
a volte il silenzio è d'oro!

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si ma in televisione il silenzio non paga.
E alcuni autori sono dei veri avvoltoi!

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Scritto da: tecnicorai 03/03/2005 8.17


si ma in televisione il silenzio non paga.
E alcuni autori sono dei veri avvoltoi!

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è così purtroppo...
in televisione di rispetto per il dolore e per i
sentimenti dei familiari delle vittime non ne
resta molto.
Voglio però confermare che cominciamo bene si
differenzia completamente da questo genere di TV.
E' una trasmissione molto più vicina al cittadino,
con inchieste e argomenti molto vicini a noi e alle
nostre esigenze di tutti i giorni.
Certe domande purtroppo ormai sono "canoniche" e che
certi autori siano così come li descrive tek non ne
avevo il minimo dubbio.

Ma certa televisione è anche il frutto di questa società
buonista e perdonista, dove i colpevoli di reati come
l' omicidio ricevono sempre attenzioni da parte di
(pseudo) psicologi& co. tutti tesi a dimostrare che
il colpevole ha avuto la vita difficile e via di questo
passo.
I familiari della vittima devono solo perdonare e farsi dimenticare.

[Modificato da macallan 03/03/2005 17.21]

Cindivido il pensiero di Altair..mi fanno venire un nervoso quando se ne escono con questa, a mio avviso,stupida domanda!!