MOSCA/TBILISI (Reuters) - di Oleg Shchedrov e Margarita Antidze
Il presidente russo Dmitri Medvedev ha ordinato oggi lo stop alle operazioni militari in Georgia, ma Tbilisi dice che Mosca continua a bombardare cittadine e villaggi, e ha denunciato la Russia per pulizia etnica alla Corte internazionale di giustizia.
L'annuncio di Medvedev è arrivato a cinque giorni dall'inizio dei combattimenti, in coincidenza con la visita a Mosca del presidente francese Nicolas Sarkozy per guidare i negoziati di pace.
Sarkozy ha detto che la Russia e la Georgia non hanno ancora trovato un accordo, e ha aggiunto: "Non abbiamo ancora la pace. Ma abbiamo una sospensione delle ostilità. E tutti dovrebbero essere consapevoli del fatto che si tratta di un progresso considerevole. C'è ancora molto lavoro da fare... quello che vogliamo è assicurare il miglior risultato possibile".
L'inviato di Washington nella regione, Matthew Bryza, ha definito la decisione russa "estremamente positiva".
Il conflitto per la provincia separatista dell'Ossezia del Sud, iniziato quando la Georgia - alleata degli Usa - ha cercato di riconquistarla la settimana scorsa provocando una controffensiva russa, ha spaventato i mercati e scosso l'Occidente.
Oggi Medvedev ha definito un "matto" il presidente georgiano Mikheil Saakashvili, che aveva promesso agli elettori di riconquistare l'Ossezia del Sud e un'altra area separatista, l'Abkhazia.
"Sapete, la differenza tra i matti e le altre persone è che quando sentono odore di sangue è molto difficile fermarli. Così bisogna fare ricorso alla chirurgia", ha detto Medvedev in una conferenza stampa.
Ma i georgiani hanno protestato davanti al parlamento di Tbilisi salutando Saakashvili come un eroe per aver difeso il suo Paese dall'aggressione russa.
Alcuni manifesti mostravano una foto di Putin con la scritta "Ricercato: crimini contro l'umanità nel mondo".
Poi è apparso Saakashvili e ha promesso che un giorno la Georgia batterà la Russia: "Ve lo prometto oggi, che farò ricordare loro tutto quello che hanno fatto e un giorno vinceremo".
Intanto la Georgia ha ritirato le proprie forze dall'Abkhazia: "Abbiamo rimosso tutto ciò che avevamo là, polizia e civili", ha detto a Reuters in serata il portavoce del ministro dell'Interno georgiano Shota Utiashvili, e ha aggiunto che la gola di Kodori è interamente nelle mani di Russia e Abkhazia.
DENUNCIA CONTRO RUSSIA PER PULIZIA ETNICA
La Georgia ha presentato una denuncia contro la Russia alla Corte internazionale di giustizia con l'accusa di pulizia etnica. Lo ha dichiarato oggi il segretario del Consiglio di sicurezza georgiano, Kakha Lomaia.
"Oggi l'ambasciatore georgiano in Olanda ha presentato una denuncia alla Corte internazionale di giustizia dal titolo 'Lo stato della Georgia contro lo stato della Russia' per la pulizia etnica condotta in Georgia dalla Russia dal 1993 al 2008", ha detto a Reuters.
Il procuratore capo del Tribunale penale internazionale Luis Moreno-Ocampo ha detto che potrebbe aprire un'inchiesta sulle violenze.
"Abbiamo iniziato a ricevere comunicazioni su questa vicenda", ha detto il procuratore parlando al telefono dall'Aia.
Alla domanda se abbia deciso di avviare un'inchiesta preliminare, si è limitato a rispondere: "E' una possibilità".
ANCORA BOMBE SU GORI QUESTA MATTINA
Questa mattina, l'aviazione russa ha bombardato di nuovo Gori, cittadina georgiana famosa per aver dato i natali a Stalin, uccidendo almeno cinque persone, secondo quanto riferito da un corrispondente Reuters. Tra le vittime c'è anche Stan Storimans, un cameraman olandese dell'emittente tv Rtl.
Medvedev ha detto che il testo su cui si è trovato d'accordo con Sarkozy pone sei condizioni per una soluzione durevole.
"Primo, (le parti) non devono ricorrere alla forza. Secondo, fermare assolutamente qualunque azione militare. Terzo, dev'esserci libero accesso agli aiuti umanitari. Quarto, le forze armate georgiane devono tornare alle loro basi permanenti. Quinto, le forze armate russe faranno ritorno alle posizioni che avevano prima dell'azione militare. Sesto, l'inizio della discussione internazionale sul futuro status dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia", ha spiegato Medvedev.
Non è ancora chiaro se la Georgia sia d'accordo su tutti i punti.
Saakashvili ieri aveva accettato un piano in quattro punti proposto dal ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner, ma alcuni elementi del piano odierno appaiono nuovi.
[Modificato da macallan 12/08/2008 22:07]