[G]RED BULL RACING[/G]

Vettel: "Perchè non dovremmo essere competitivi?"



24 Marzo 2010

Vettel ci riprova. Fa ancora male la sconfitta del Bahrain dove il tedesco ha dominato qualifiche e prima parte di gara, per poi doversi accontentare del quarto posto per un problema ad una candela.

In Australia vuole vincere anche per dimenticare quanto successo l'anno scorso quando, in lotta per il secondo posto, al penultimo giro ci fu una toccata tra lui e Kubica.

"Dopo quanto visto in Bahrain siamo qui con una macchina molto buona, Non vedo ragione per cui non dovremmo essere competitivi qui in Australia", ha detto Vettel ai media.

"Mi piace questo circuito anche se all'inizio è sempre un po' scivoloso. L'anno scorso la macchina andava bene, peccato per il finale. Quest'anno siamo competitivi e lo dimostreremo".

Il tedesco però sa che qui il suo compagno di squadra, Mark Webber, essendo l'idolo di casa, avrà maggiori attenzioni.

Ridendo Vettel ha detto: "Anche arrivare secondo non è male. Ma la corsa è lunga e tutto può succedere. Bisogna sempre aspettare la bandiera a scacchi sventolare. Ma sia io che Mark cercheremo di portare a casa più punti possibili".

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Vettel se guardiamo alla prima gara è solo contro un top team.
CIò può essere anche un vantaggio (Raikkonen 07 docet) ma a patto che i fratelli diventino coltelli.
Se no la vedo dura.
Soprattutto perchè la RBR è un'auto di Newey.
Tecnico che imbrocca il cambio regolamentare, poi sviluppa le idee con aerodinamica al top che frigge i motori.
Storia vecchissimissima
Di positivo c'è che Vettel ha imparato a gestire le gare e le situazioni di difficoltà.
Commuovente la bravura in Bahrein, roba d'altri tempi.
Non si può non guardare con simpatia la sua evoluzione e la lotta contro le Ferrari (visto che i rossi dimenticano spesso che lo sport è bello quando ci sono gli avversari, soprattutto se hanno spessore e grinta)

I soliti sospetti, ora c'è la Red Bull nel mirino

27 Marzo 2010

Troppo veloce e c'era da aspettarsi che qualcuno alzasse qualche polemica sulla prestazione della Red Bull, chi la fa l'aspetti e allora ci ha pensato il team principal della McLaren, Martin Whitmarsh.

D'altronde fu proprio Christian Horner il primo a protestare contro l'ala posteriore della McLaren ritenuto poi legale. E adesso è arrivata la risposta del team di Woking.

I sospetti sono finiti su un sospetto sistema che sarebbe capace di regolare l'altezza della vettura. L'ha detto chiaramente Whitmarsh ma la voce circola sul web da parte di alcune spie del circus che riescono a controllare tutto, degne del KGB.

"Ho l'impressione che ci siano evidenti sistemi di controllo dell'altezza che molti di noi pensano non siano legali", ha detto il team principal della McLaren alla BBC. "Se questi sistemi saranno considerati legali dovremmo adottarli il più presto possibile". Un'altra grana da effetto doppio diffusore. Ma si sa, l'aveva detto Horner, gli ingegneri hanno molta fantasia. A quanto pare Adrian Newey ne ha più degli altri.

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Vettel: "Mi sono rotto le scatole"

28 Marzo 2010

Sebastian Vettel ha usato un'espressione chiara per descrivere l'umore nero dopo il flop nel Gp d'Australia. Un problema ai freni ha costretto il pilota della Red Bull a parcheggiare dopo 26 giri: "Mi sono rotto le scatole".

La delusione di Melbourne arriva a 15 giorni dall'occasione sprecata in Bahrain. Due settimane fa, a Sakhir, il tedesco ha dovuto fare i conti con un altro problema tecnico: era primo anche lì, alla fine ha chiuso fuori dal podio. "È una situazione di m...", dice senza mezzi termini.

"Ho avuto un problema ai freni, me ne sono accorto nel giro che ha preceduto il ritiro. Avrei voluto rientrare ai box per un controllo, ma non sono nemmeno riuscito a rientrare", dice.

"Ho cominciato a sentire vibrazioni sul lato sinistro della monoposto, poi alla curva 13 è successo: i freni sono esplosi, sono andato dritto nella ghiaia e non c'è stato niente da fare".

Il morale è bassissimo: "Onestamente, in questo momento vorrei volarmene a casa. Oggi non avrei potuto fare di meglio. La situazione è frustrante: la stagione è appena cominciata, ma sarebbe stato meglio ripartire dall'Australia con 50 punti. Invece ne ho solo 12: la vita va avanti".

Con una Red Bull così fragile, per ora non è il caso di sognare. "Oggi le condizioni erano veramente complicate. Per pensare di arrivare primi al traguardo, prima bisogna riuscire a finire una gara. Noi stiamo facendo il possibile, stiamo lavorando sodo. Non è colpa di nessuno, ma dobbiamo trovare l'affidabilità per disputare una gara solida in Malesia e per arrivare a vedere la bandiera a scacchi".

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Mark Webber (RedBull) esce di strada.
(Reuters)

Webber afferma che la Red Bull non era al limite



05 Aprile 2010

Mark Webber, pilota Red Bull Racing, ha affermato che lui e il compagno di squadra Sebastian Vettel ieri non hanno corso al limite delle possibilità, ma si sono permessi il lusso di risparmiare i motori e le gomme stando comodamente al comando della corsa. Webber ammette che sarebbe stato diverso se la Ferrari e la McLaren avessero iniziato la gara meglio posizionate in griglia.

"E' stato un lusso, per Sebastian (Vettel) e me, non aver dovuto forzare il motore e le gomme perché il gap con gli altri era molto, non c'è dubbio al riguardo", ha detto Webber ieri sera. "Nico (Rosberg), ha fatto una buona gara, ma penso che ci sianoo stati alcuni piloti più veloci, forse in particolare Lewis (Hamilton), che ha avuto una giornata diversa partendo da dietro. Tatticamente la gara avrebbe potuto essere un po 'diversa se fossero stati in corsa Fernando (Alonso) o Felipe (Massa). Ovviamente non ho visto come sia andata la loro gara".

"Come diceva Jack Brabham: 'vincere alla velocità più bassa possibile.' Un secondo o trenta secondi è lo stesso risultato. Avevamo il controllo della gara. Non sempre sarà così, ma quando lo è, bisogna guadagnare il più possibile".

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Red Bull, si avvicina l'addio di Webber?

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11 Aprile 2010

E' appena partito il nuovo mondiale che già si parla del mercato piloti. Dopo Massa che tiene banco per il suo rinnovo in Ferrari, che pare molto vicino perchè sta già lavorando al progetto 2011, adesso è il futuro di Mark Webber a far chiacchierare.

Sembra infatti vicino l'addio alla Red Bull per il prossimo anno, dove al suo posto approderebbe l'ex ferrarista Kimi Raikkonen, che rientrerebbe in F1 dopo l'esperienza nel mondiale rally. Com'è noto il finlandese già corre quest'anno con la squadra Red Bull, dunque non sembra lontana questa opportunità.

Nel caso in cui però l'ex campione del mondo 2007 decidesse di non tornare in F1 la squadra del Toro rampante punterebbe su Nick Heidfeld, attualmente solo pilota di riserva e test driver della Mercedes.

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Bolidi della Formula Uno sul lungomare
Napoli come Montecarlo/


di Marco Piscitelli per Il Mattino

NAPOLI (24 aprile) - Era da quasi 50 anni che tra le strade di Napoli non sfrecciava un bolide della Formula Uno. Dopo la traccia lasciata nella storia della F1 dal Circuito di Posillipo, i napoletani hanno nuovamente ascoltato il rombo dei supermotori, questa volta sul lungomare di via Caracciolo.




Napoli come Montecarlo. L'occasione è stata l'unica tappa italiana del «Red Bull F1 Show Run». In migliaia hanno atteso l'accensione dei motori assiepati lungo l'anomalo circuito di Napoli. Protagonisti in pista l’australiano Mark Webber – pilota della scuderia Red Bull Racing di F1 – fresco del secondo posto al Gran Premio della Malesia e vincitore nel 2009 di due prove del mondiale, e Sebastien Buemi, 21enne svizzero di origini italiane pilota della Scuderia faentina Toro Rosso – al volante di una sfrecciante macchina Nascar. Altro ospite Chris Pfeiffer, tedesco, quattro volte campione del Mondo di Stunt Riding che ha incantato gli spettatori con le sue esibizioni su un potente due ruote.

Bolidi tra due ali di folla. Il semaforo verde è scattato alle 15.30. Prima del via un minuto di silenzio in segno di lutto per il crollo di una palazzina a Napoli che ha causato un morto. Poi spazio allo show. Il primo a saggiare l'asfalto di Napoli è stato Chris Pfeiffer in sella alla sua potente moto Bmw. Impennate, derapate e acrobazie hanno lasciato senza respiro grandi e piccini che affollavano il lungomare.

Webber e Buemi, campioni in pista. Poi spazio alla Nascar, categoria di auto da corsa famosa per le serie di gare che si disputano dal 1948 sul territorio degli Stati Uniti, del Canada e del Messico, guidata per l'occasione dalla promessa della Formula 1 Sebastien Buemi.

Il fuori programma: Buemi senza retromarcia. Piccolo fuori programma per il giovane pilota: durante l'esibizione è finito con l'auto un po' troppo vicino alle transenne, senza riuscire a riportare la sua auto sul rettilineo. Buemi è stato costretto ad un aiutino da parte degli addetti alla sicurezza, come dimostra un video su YouTube (GUARDA). Poi al suono «rauco» e «basso» della Toyota è seguito quello «rompi-timpani» della Red Bull F1. Un motore Renault spinto al massimo da Webber con la velocità di punta di 256 km/h. Accelerate da brivido, testacoda e copertoni fumanti per chiudere lo spettacolo.

Cala il sipario sulla F1 di Napoli. La pioggia non ha rovinato la festa, così il colpo d'occhio nel vedere vetture supersportive sfrecciare sul Lungomare è stato davvero unico. Centinaia di videofonini per immortalare il momento, i suoni, le emozioni. Napoli è tornata ad essere, anche se solo per due ore, cornice del «grande Circus» della Formula Uno.

INTERVISTA A MARK WEBBER:



INTERVISTA A SEBASTIEN BUEMI

Vettel: "La rivalità non c'entra"



30 Maggio 2010

Sebastian Vettel ha gettato acqua sul fuoco dopo l'incidente con il compagno di squadra Mark Webber durante il Gp di Turchia: "Non sono felice, ma sono cose che in gara possono succedere", ha detto il pilota teutonico.

Il tedesco ha provato a superare l'australiano: le due Red Bull si sono toccate e la peggio l'ha avuta Vettel, costretto al ritiro. "Le immagini tv sono abbastanza chiare", dice Vettel ai microfoni della Rai. "Ero all'interno, mi stavo concentrando sui punti di frenata e mi sono allargato, poi ci siamo toccati e sono uscito", ha aggiunto ricostruendo la dinamica dell'incidente.

"Le corse vanno così, non c'è nessun ragionamento da fare". Rivalità interna? "Sarebbe stupido pensare a queste cose. Abbiamo una macchina veloce, siamo una buona squadra", ha concluso Vettel.

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Vettel: "Mi sentivo più veloce"

30 Maggio 2010

Vettel era molto arrabbiato dopo la collisione con Webber, al rientro ai box il tedesco non ha voluto parlare con i giornalisti, che ha incontrato poco dopo. Nel frattempo tutti gli uomini del muretto box della Red Bull l'hanno consolato. Questo è anche spirito di squadra.

Vettel ha così spiegato la sua manovra che di fatto ha tolto la vittoria alla squadra, sempre in testa. "Mi sentivo più veloce di Mark e ho tentato il sorpasso. E' chiaro che ora non sono felice, ma avevamo la stessa velocità e lo stesso passo. Stava andando tutto molto bene", ha detto Vettel alla moltitudine di cronisti che pendevano dalle sue labbra.

"Da un paio di giri mi sembrava di essere più veloce di lui e ho tentato l'affondo, poi ho perso la macchina e ci siamo toccati. In tv si è visto cos'è successo", ha aggiunto il tedesco.

A proposito della sua responsabilità ha detto: "Non sono uno che scarica le colpe agli altri. Ma siamo un team e dobbiamo ragionare così".

"Sfortunatamente la mia gara è finita così e non sono di certo contento di non aver preso punti". Le McLaren ovviamente ringraziano.

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Marko: "Stesso trattamento per i nostri piloti"



31 Maggio 2010

Helmut Marko, ex pilota di F1 ed ora advisor della Red Bull, ha parlato della collisione di domenica tra Webber e Vettel, precisando che i due piloti sono trattati alla pari ma che è stato l'australiano a sbagliare.

"Il nostro trattamento dei piloti è alla pari", ha confermato Marko ieri nel dopo gara, che però ha biasimato il comportamento di Webber.

"Vettel era sotto pressione. Ma i piloti devono pensare alla squadra. Con entrambi i piloti in testa una cosa del genere non doveva succedere", ha aggiunto il dirigente austriaco.

"Noi siamo stati duramente messi sotto pressione dalla McLaren, che era più veloce in rettilineo per cui noi dovevamo mantenere il vantaggio in curva", ha detto ancora Marko.

"Vettel non aveva scelta doveva difendersi dagli attacchi della McLaren per cui ha scelto quella manovra. Se i nostri avversari fossero stati a dieci secondi di distacco non sarebbe successo quanto visto".

"Sebastian era già davanti a Webber di un paio di metri, poi è andato sulla linea bianca e sullo sporco non poteva frenare. Questo è quanto è successo. Ora parleremo ai due perchè non succeda più un fatto del genere", ha concluso Marko.

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Webber conferma: Seb ed io ci parleremo"

01 Giugno 2010

Presto i due compagni di squadra della Red Bull si parleranno per spiegarsi cos'è successo domenica durante la tanto discussa collisione.

Webber era in testa, prima posizione che ha confermato alla partenza, seguito da Vettel che eveva sopravanzato Hamilton nel pit stop.

"Vettel era più veloce di me quando abbiamo raggiunto la curva 12", ha detto Webber al giornale australiano Daily Telegraph.

"Io ho mantenuto la mia traiettoria e lui era sul lato sporco della pista. Poi me lo sono visto arrivare addosso".

"La toccata non è stata forte, ma a trecento all'ora non puoi che avere un incidente".

Ovviamente la squadra non ha gradito quel duello evitabile, per questo Webber ha ammesso: "Seb ed io ci troveremo per discutere il fatto perchè in futuro non si ripeta più".

"Probabilmente le nostre opinioni saranno diverse e ciascuno si terrà la sua per tutta la vita. L'importante però è che non diamo più danni alla squadra", ha concluso Webber.

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Vettel favorito anche per Eddie Jordan

01 Giugno 2010

L'ex patron dell'omonima scuderia, Eddie Jordan la pensa come Martin Brundle. Alla Red Bull vogliono favorire Vettel.

Per Jordan la spiegazione di Horner lascia perplessi: "Quando dice che Vettel ha tentato il sorpasso per preservare la benzina è un non senso. Webber quando l'ha visto arrivare l'ha fatto spostare sul lato sporco della pista e così è successo il patatrac".

Jordan ricorda anche un altro fatto: "Quando Webber vinse la sua prima corsa quest'anno chiesi ad Horner se aveva vinto il pilota sbagliato e lui fece finta di nulla. Ci sono per cui tanti dubbi sul fatto che alla Red Bull preferiscano il tedesco".

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Red Bull, seppellita l'ascia di guerra

03 Giugno 2010

Pace vera o presunta? Intanto La Red Bull ha confermato con un comunicato stampa che Mark Webber e Sebastian Vettel si sono incontrati e hanno fatto la pace davanti a Horner, Newey e Marko. La chiarificazione è nata sulla base di: "Sono cose che succedono".

Dopo il fattaccio di Istanbul dove i due piloti si sono autoeliminati in un sorpasso evitabile, con Webber che però è rientrato ed è arrivato comunque terzo, il team
austro-inglese ha voluto far chiarire le parti. La squadra domenica ha perso una doppietta consegnata su un piatto d'argento alla McLaren. Ora il caso è chiuso anche perché è giusto di voltare pagina e cambiare argomento, su questo si è discusso fin troppo.

"E' stato un incontro positivo dove si è analizzato quanto successo domenica al giro numero 40.Ora è tutto risolto e la squadra è già proiettata al prossimo Gran Premio del Canada", si legge nello scarno comunicato.

Sebastian Vettel ha commentato: "La squadra stava vincendo la gara con una doppietta e quanto è successo è spiacevole per tutti ma sia Mark che il sottoscritto siamo piloti e così vanno le gare. Questo episodio non creerà tensioni future tra me ed il mio compagno di squadra. Da parte mia sono già concentrato per il Canada".

Mark Webber: "E' un peccato per la squadra perché stavamo vincendo. Ma le corse sono anche queste e tutto può succedere, anche se dobbiamo evitare che si ripeta. Seb ed io ci siamo parlati e un fatto del genere non succederà più. Ora dobbiamo voltare pagina e pensare al Canada".

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Webber rinnova con la Red Bull fino al 2011



07 Giugno 2010

Il pilota australiano di Formula 1 Mark Webber, attualmente in testa alla classifica del Mondiale piloti, ha prolungato il suo contratto con la Red Bull fino al 2011. Lo ha reso noto la scuderia austriaca. "È stata una decisione facile - ha commentato Webber - I negoziati erano cominciati all'inizio dell'anno ed eravamo pronti a firmare fin dal Gp di Barcellona".

Anche l'altro pilota della Red Bull, il tedesco Sebastian Vettel, sarà sotto contratto con la Red Bull l'anno prossimo. La Red Bull è attualmente seconda nella classifica costruttori dietro alla McLaren.

"Io continuo a sentirmi molto bene qui, ho un rapporto fantastico con tutta la squadra e con la gente che lavora alla fabbrica a Milton Keynes dove mi sento come a casa".

"Spero che l'esperienza ci porti a un successo insieme in futuro e ci permetta di raggiungere il nostro obiettivo finale, ovvero di vincere il Campionato del Mondo".

"La decisione di tenere Mark è stata molto semplice", ha aggiunto il Team Principal Christian Horner. "E' un membro importante della nostra squadra ed è attualmente nel miglior momento della sua carriera. Il team è molto felice che la coppia di piloti formata da Mark e Sebastian rimarrà la stessa anche il prossimo anno".

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Webber: "Felice di aver firmato per un altro anno"



07 Giugno 2010

Mark Webber, oltre ad essere felice per aver firmato nuovamente con la Red Bull Racing per la stagione 2011, ha detto che è totalmente soddisfatto del prolungamento del contratto solo fino alla fine del prossimo anno.

Avendo fatto parte della Red Bull dall'inizio del 2007, l'australiano Webber conquistò il suo primo podio per il team al Nürburgring quell'anno prima di gustarsi una prima pole position e la vittoria nello stesso luogo la scorsa stagione.

Con il suo contratto ora prolungato di altri 12 mesi, l'ex Minardi, Jaguar e Williams, si è detto che è soddisfatto per le condizioni dello stesso.

"La decisione di prorogare di un anno è stata presa insieme; voglio che si sappia che non mi interessa andare in giro per il Mondiale di Formula 1 solo per il gusto di farlo e, in questa fase della mia carriera, sono felice di firmare un anno alla volta"ha spiegato.

"Continuo a sentirmi molto bene qui, ho un rapporto fantastico con tutta la squadra e nella fabbrica a Milton Keynes mi sento come a casa. E' incredibile essere parte di una squadra che è passata da metà classifica a lottare per il titolo. Spero di conquistare più di un successo insieme in futuro e di raggiungere il nostro obiettivo finale che è quello di vincere il Campionato del Mondo".

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Webber, la tattica vincente nelle gomme

12 Giugno 2010

Per la quarta volta consecutiva Mark Webber è riuscito a partire davanti al compagno di squadra Vettel. Ma la Red Bull questa volta non è andata in pole, beffata nel giro finale da Hamilton.

Webber spera nella strategia vincente delle gomme. Delle macchine di testa le Red Bull sono le uniche a partire con le gomme dure, che significa maggior tenuta. Le morbide sono più veloci negli stint brevi, ma si consumano presto.

"Abbiamo fatto un buon lavoro oggi in qualifica con le gomme dure", ha spiegato Webber.

"La gara è lunga e noi speriamo di avere dei benefici con la nostra strategia", ha aggiunto l'australiano.

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Webber: "Singapore dovrebbe essere adatta alla Red Bull RB6"

18 settembre 2010

Mark Webber punta a fare un buon risultato al Gran Premio di Singapore del prossimo fine settimana nel tentativo di cercare di allungare il suo esile vantaggio di cinque punti in cima al mondiale piloti 2010.

Webber, che è reduce da una gara piuttosto frustrante in Italia nello scorso fine settimana, chiusa al sesto posto, non ha avuto molta fortuna nella 'Lion City' dove si ritirò nel 2008 e nel 2009.

Nonostante questo, però, resta un fan del circuito ed è determinato a chiudere meglio stavolta.

"Mi piace Singapore; è unica come gara notturna", ha detto Webber. "Si ha l'impressione che la folla sia abbastanza vicina alla pista in più sezioni, quindi è sicuramente accogliente. Spero di migliorare il risultato dello scorso anno, in quanto si tratta di un circuito veloce adatto alla nostra vettura".

"Ha alcune somiglianze con Monaco e Budapest e abbiamo fatto bene su entrambi i circuiti, quindi spero in un buon risultato. Abbiamo anche molta esperienza sul bagnato, quindi se dovesse succedere sarà molto interessante".

Anche al compagno di squadra Sebastian Vettel piace il circuito di 3,149 miglia dove nel 2008 e nel 2009 andò a punti.

"La gara in notturna di Singapore è un evento indimenticabile", ha continuato Vettel. "E' importante saper gestire il fuso orario, e così cerco di dormire fino al pomeriggio così il mio corpo crede di essere ancora in Europa. Il circuito ha 23 curve e per i piloti è estremamente importante trovare il ritmo senza toccare le barriere".

"Inoltre, questo circuito è difficile per i freni e ha un sacco di cordoli, il risultato derivante dai sobbalzi richiede estrema concentrazione da parte del pilota. Penso che Singapore offra un grande spettacolo per i fan della F1, le auto sul televisore sembrano come in un gioco al computer e il paesaggio è incredibile".

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Red Bull, nuovo f-duct per le ultime gare

16 ottobre 2010

In Giappone le Red Bull hanno dominato tutto il weekend, a partire dalle libere del venerdì. In Corea e Brasile le cose cambiano e per la RB6 la situazione sarà più complessa.

I lunghi rettilinei e le curve lente non sono caratteristica prediletta dalla monoposto austro-inglese. Nonostante il vantaggio in classifica il mondiale è tutt'altro che deciso, per cui Adrian Newey sta correndo ai ripari lavorando attorno ad un nuovo F-Duct, sistema inventato dalla McLare, sulla cui monoposto funziona al meglio.

Il lavoro non è semplice, ma il mago Newey ha sempre qualche segreto in tasca da tirare fuori nel momento opportuno, nel caso per battere Ferrari e McLaren, tutt'altro che dome.

Sebastian Vettel ha annunciato qualche novità, pur rimanendo nel vago: "Abbiamo nuove modifiche, non perderemo più così tanto in rettilineo". Vedremo se la Red Bull sarà imbattibile fino al termine della stagione, anche perchè Ferrari e McLaren mica stanno a guardare.

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