Volevo parlarvi di un'altro libro a cui tengo molto e che lessi
qualche annetto fa, e che anche tutt'ora mi capita spesso di riprendere fra le mani e rileggere qualche passo che mi ha profondamente colpita. Non sono mai stata tanto attratta dalla filosofia romana ma, sembrerà ridicolo, mi fece scattare questa "scintilla" un film
!!!
Studiare a pappagallo la storia di Roma a scuola era tutto tranne che interessante
.. ma a volte basta proiettarla attraverso un film che tutto appare più diverso, e di colpo le parole senza senso stampate sui grigi libroni scolastici prendono magicamente spessore.... et voilà
!!! E così che comprai il libro Pensieri, ma adesso quelle non erano semplicemente parole
...
Scritti dall'Imperatore
Marco Aurelio (121-180 d.C) i
Pensieri, grazie alla perenne attualità dei contenuti e all'immediatezza della loro forma espressiva, hanno goduto nei secoli di fama costante.
Si tratta di momenti di riflessione e di introspezione, ora profondi ora del tutto comuni e quatidiani, in cui l'imperatore riconsidera - in un quadro di riferimento etico e filosofico di impostazione stoico/cinica - il proprio passato, la propria condotta, la corrispondenza con i proprio principi.
Gli slanci verso l'infinito, le angoscie esistenziali, i bisogni metafisici alimentati o incrinati dalle consapevolezze terrene, l'ansia di liberazione spirituale, il desiderio di interiorità come "rifugio" nelle temperie della vita: segni eloquenti di un intimo colloquio dell'anima con se stessa, le tematiche dei
Pensieri rispecchiano l'acuta intelligenza e la straordinaria sensibilità dell'imperatore romano e sottolineano la sua costante tendenza all'applicazione della filosofia nella vita quotidiana.
[Modificato da Samantha85 14/12/2005 15.09]
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"Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto. Porto su di me le cicatrici come fossero medaglie" (Paulo Coelho)