Afghanistan, fotoreporter italiano scomparso: mi hanno rapito

Roma, 14 ott. (Apcom) - Un fotografo freelance italiano, Gabriele Torsello, è scomparso da due giorni in Afghanistan ed è stato con ogni probabilità vittima di un sequestro. A dare per prima l'informazione è stata l'ong "PeaceReporter.net". La Farnesina si è subito attivata attraverso l'Unità di Crisi per verificare la notizia, che non è ancora stata ufficialmente confermata, ed è in contatto con la nostra rappresentanza diplomatica a Kabul.

Il rapimento è avvenuto probabilmente giovedì sulla strada che da Kandahar porta a Kabul e intorno alla 19 ora italiana Torsello ha parlato con il responsabile afgano della sicurezza dell'ospedale di Emergency a Lashkargah. Il freelance ha confermato di essere stato rapito, di non sapere dove si trova e ha successivamente chiesto di spiegare ai suoi rapitori le proprie buone intenzioni e il fatto che è di religione musulmana. Dopo un breve contatto, però, la comunicazione è stata interrotta.

In un'altra telefonata al cellulare di Torsello, effettuata dall'agenza di stampa afgana Pajhwok, un uomo ha spiegato che l'italiano è accusato di spionaggio. "Siamo talebani e abbiamo preso in ostaggio lo straniero che accusiamo di essere una spia", ha spiegato all'agenzia di stampa la persona dall'altro capo del telefonino. Alla Pajhwok un uomo che ha detto di chiamarsi Gholam Mohammad e di aver viaggiato con Torsello, ha raccontato che cinque uomini armati li hanno fermati sulla strada che collega Lashkargah e Kandahar, la capitale della provincia di Helmand e quella della provincia di Kandahar.

Torsello era partito giovedì mattina da Lashkargah, a bordo di un autobus, alla volta di Kabul. Nella stessa mattinata, il giornalista aveva inviato dal proprio cellulare un messaggio senza testo allo staff dell'ospedale di Emergency a Lashkargah, che il fotoreporter aveva visitato nei giorni precedenti. Forse, secondo PeaceReporter.net, il tentativo di lanciare un sos. L'autobus è arrivato a Kabul senza Torsello, che quindi è stato probabilmente rapito giovedì durante il viaggio. L'autista però, una volta nella capitale, non ha detto niente a nessuno e, sulla strada del ritorno, si è fermato a Kandahar e ha affidato l'autobus a un suo collega che lo ha riportato a Lashkargah.

Pugliese da anni residente a Londra, Torsello non è nuovo al lavoro in zone di guerra: nel 2003, con Amnesty International, ha pubblicato The Heart of Kashmir, un libro fotografico che documenta la guerra civile nella regione indiana del Kashmir. Dal 2005 è impegnato in reportage fotografici in Afghanistan.

(virglio.it)

L' Afghanistan attualmente è incontrollabile, è chiaro che diverse zone sono in piena rivolta
Speriamo che questo ragazzo venga liberato il prima possibile.

Oddio,speriamo che non gli facciano niente!!!
come si fa a commettere atti del genere??