Link utili per conoscere Elsa

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, [3]
simmax
00lunedì 30 ottobre 2006 08:26
Elsa su RadioCorriereTv nr 43 del 31/10/06
RadioCorriereTv nr 43 del 31 ottobre 2006


Cominciamo bene ogni mattina affronta i problemi di tutti i giorni con garbo e puntualità. Cercando di capirli, così come sono, insieme al pubblico. Fabrizio Frizzi e Elsa Di Gati sono le punte di una squadra di successo

di Lilia Gentili
foto Roberto Guberti



Questa è vita quotidiana




Fabrizio Frizzi ed Elsa Di Gati alla guida di Cominciamo bene, un programma in controtendenza con l'attuale programmazione televisiva. Un programma in cui la parola ha il privilegio dei toni morbidi, pacati: una tv sana e costruttiva. La trasmissione del mattino di Raitre in qualche modo rappresenta un'isola felice, "In un certo senso sì - afferma Frizzi, che a quasi 50 anni sembra ancora uno studente universitario - Lavoro in un'isola protetta dove ogni giorno ho la possibilità di affrontare argomenti di attualità, di costume e di cronaca con uno stile giornalistico che non trascura l'approfondimento. Mi rendo conto, però, che se lavorassi in un contenitore diverso, sarebbe difficile sfuggire alle critiche. Se avrò l'occasione di tornare in prima serata, lo farò in maniera costruttiva con un programma nuovo e importante. Sicuramente diverso da ciò che oggi la tv ci propone.
Cominciamo bene è stata un'occasione presa al volo, una piacevole parentesi nella carriera. È un programma che mi sta facendo crescere e adatto alle mie corde perché mi offre l'opportunità di essere dentro la vita quotidiana. Lavoro con una bella squadra che, senza retorica, somiglia ad una grande famiglia. Con Elsa, infine, giornalista brava e preparata, ci integriamo bene. La sintonia è tale da capirci al volo, come due vecchi amici".

Il suo rientro in prima serata con Mister Archimede è archiviato?
"È stato solo rinviato. Quella trasmissione, la cui puntata-pilota ha avuto riscontri positivi, mi sta a cuore perché è interessante, nuova ma con toni leggeri".

A maggio ha festeggiato 25 anni di tv e 30 di carriera. Conduttore di successo, attore nella fiction, ha cantato nell'operetta, recitato a teatro e doppiato tre film Disney. Cosa le manca?
"Il Festival di Sanremo e un fìlm come attore o regista. Quest'ultimo è il sogno che rincorro da sempre ma, per ragioni affettive, ho sempre rinviato. Mio padre, che purtroppo se ne è andate troppo presto, è stato distributore e consulente prezioso per i più importanti produttori. Mi piacerebbe dedicargli un film, ma sono frenato dall'idea di sbagliare. Come attore mi piacerebbe una commedia agro-dolce. Come regista un tema importante dì attualità".

Se dico Miss Italia il suo cuore sussulterà ...
"Recentemente facevo questa riflessione: da quando sono uscito da quel concorso, che ho condotto con ascolti esaltanti per 15 edizioni, sono stato dimenticato. Credo invece di aver lasciato una traccia importante nella manife-stazione che, negli anni, ho plasmato per mettere in evidenza 1e storie delle ragazze. Quel meccanismo è stato frettolosamente sostituito …"

Tornerebbe a Salsomaggiore?
"Miss Italia è nel mio cuore. Con Carlotta, 2a classificata nel 2001, assaporo quotidianamente il 'profumo' di Miss Italia.. A parte la battuta, se un giorno mi richiamassero, accetterei a patto di lavorare con largo anticipo ad un progetto, avere carta bianca e tanta fiducia".

Cominciamo bene inizia con la rubrica Buone notizie. Quale 'buona' vorrebbe dare?
'La cessazione delle guerre, la vittoria contro le malattie del sangue e, anche se riguarda il mio privato, l'annuncio di un figlio". "Io, invece, vorrei che tutti i bambini degli orfanotrofi potessero avere un papà e una mamma -afferma Elsa Di Gati, da cinque edizioni presenza femminile della trasmissione mattutina di Raitre. Giornalista con una lunga carriera in radio, Elsa da sempre segue il suo mantra abituale: meno è meglio. "Il mio impatto con la televisione - dice - è stato traumatico. Un mondo sconosciuto cui mi sono avvicinata con molte perplessità. Ho deciso di mettermi in gioco, accettando questa sfida che mi ha aiutato a crescere e aperto la prospettiva di mia nuova vita. Un grazie al direttore Ruffini, il primo a incoraggiarmi e a dimostrarmi fiducia".

Lei ha detto: "Mi ritengo fortunata a lavorare a Raitre".
"Nell'attuale panorama televisivo niente stuzzica la mia attenzione. Mi piacerebbe condurre un programma per i bambini. Con loro ho un feeling straordinario".

La sua passione per i gialli?
"Ho una fantasia illimitata. Il giallo mi consente di immaginare un finale".

Dopo tanti anni a Cominciamo bene, potrebbe passare a Chi l'ha visto?.
"Federica Sciarelli lo conduce egregiamente.


Elsa Di Gati ha avuto al suo fianco in Cominciamo bene tre compagni: Toni Garrani, Corrado Tedeschi, Fabrizio Frizzi. Lei ne parla così "A Toni mi ha unito l'amore per la radio. Con Corrado e Fabrizio ho formato una coppia formidabile: Corrado è istrionico e imprevedibile, Fabrizio un grande compagno di lavoro, uno zucchero".


simmax
00lunedì 30 ottobre 2006 08:27
Elsa su RadioCorriereTv nr 43 - La copertina




simmax
00lunedì 30 ottobre 2006 08:27
Elsa su RadioCorriereTv nr 43 - scansione pag 10



simmax
00lunedì 30 ottobre 2006 08:28
Elsa su RadioCorriereTv nr 43 - scansione pag 11









...Per Elsa [SM=x676697]

simmax
00sabato 5 gennaio 2008 16:54
Elsa su Telepiù nr 2 del 06/01/08 : adotterà un bambino.

Elsa su Telepiù nr 2 del 06/01/08 : adotterà un bambino.



Speriamo che sia femmina ma va bene anche un maschio


Elsa Di Gati sarà presto mamma adottiva di un bambino, ma non sa ancora se il fiocco sarà rosa o azzurro. Intanto, si dedica ad altri figli, vittime di mafia e terrorismo, nella sua rubrica del giovedì

di Valeria Verri



Più che una donna, è un vulcano. O meglio, uno di quei giocattoli a molla che sembrano essere dotati di una carica inesauribile. Invece, prima o poi, si scaricano. E lei, Elsa Di Gati, non è da meno.

Al sesto anno di dirette mattutine a Cominciamo bene, al fianco di Fabrizio Frizzi, si è abituata alle levatacce: sveglia alle 5 e mezza di mattina per la lettura dei giornali, poi in video e, il pomeriggio, di nuovo lavoro per preparare la puntata dell'indomani. La sera, finalmente, Elsa si concede una cena con il marito Claudio Rizza, giornalista come lei. Ma, ormai, è in "riserva". «Mi accascio sul divano e, al secondo fotogramma del film che stiamo guardando, mi addormento!», racconta divertita. «In questo periodo poi lavoro anche il sabato e la domenica, quando vado in trasferta in giro per l'Italia a intervistare i figli delle vittime "dimenticate" degli omicidi di mafia e di terrorismo, che poi saranno l'oggetto della mia rubrica, Figli, appunto, in onda ogni due giovedì all'interno di Cominciamo bene».

Com'è nata quest'idea?
«Era un sogno che coltivavo da anni. Le mie origini siciliane, che sento molto forti, mi hanno spinto a dar voce ai figli delle vittime meno conosciute della mafia.
A quel punto mi è parso giusto includere anche coloro che avevano avuto la vita distrutta dal terrorismo. Non si ha idea della devastazione che una famiglia può subire da un evento così drammatico».

Per lei i legami familiari sono molto importanti...
«Importantissimi. Forse anche perché sono del Cancro, un segno molto legato agli affetti, ai legami, ai figli. Ho trasformato il mio camerino in una succursale di casa: fotografie, cibo, di tutto!».

Lei però non ha figli.
«Non per scelta. Li ho cercati e non sono arrivati...Però Claudio e io stiamo per diventare genitori lo stesso: siamo alle battute finali per l'adozione di un bambino che, confido, arriverà presto. Non sto più nella pelle. Pensi che non so ancora nemmeno da quale Paese arriverà!».

Adesso finalmente avrà qualcuno a cui leggere tutti i suoi libri di fiabe.
«Che gioia! Per me le favole sono una vera passione: le colleziono fin da piccola, e ne ho anche diverse scritte da sconosciuti, che me le spediscono in Rai. A Natale ho regalato a tutti libri di fiabe. Quando ero piccola mio padre me ne inventava una diversa ogni sera, per farmi dormire. Vedremo che cosa riuscirò a fare io. Sarà bello poter leggere o inventare fiabe per mio figlio. O forse sarà una figlia... potrebbero addirittura essere due fratellini: ancora non lo sappiamo!».


Suo padre era giornalista, il giornalismo era nel suo Dna?
«Veramente volevo fare la pediatra, ma avevo - e ho tuttora - il terrore del sangue. Mio padre, poi, da buon meridionale, avrebbe voluto vedermi insegnante, visto che sono laureata in Lettere».

Quando sarà mamma, dovrà ridimensionare il lavoro e rinunciare alle sue passioni, la pesca in alto mare e il calcio...
«Io credo che, volendo, si riesca a conciliare tutto. Il pomeriggio posso lavorare anche da casa. Poi abbiamo una "rete" di nonni pronti a collaborare. Quanto alla pesca del tonno, io e mio marito - che è il vero "fissato", io mi sono appassionata per amore - ci dedichiamo durante le vacanze, in Sicilia. Riguardo al calcio, ho ripiegato da tempo sulle partite in tv: gli stadi sono diventati troppo pericolosi...».

Ma lei ci andava spesso?
«Altroché, con il mio amico Flavio Insinna, romanista come me. In curva, come due veri tifosi. Purtroppo non potevo portare mio marito, lui è milanista».


clicca sulla immagine sottostante per scansione 1439x1091 dell' intervista












Un bacio per Elsa [SM=x676697] [SM=x676698] ...


NB: questo messaggio è presente anche nella discussione Elsa su Telepiù nr 2 del 06/01/08 : adotterà un bambino.

simmax
00domenica 22 giugno 2008 20:00
Elsa su Confidenze nr 26 del 24/06/08

Elsa su Confidenze nr 26 del 24 Giugno 2008


Sto aspettando mio figlio



Elsa Di Gati ha desiderato tanto avere un bambino assieme a suo marito Claudio e stava per rinunciare quando hanno deciso di adottarne uno. Che sta arrivando!

di Maria Grazia Sozzi



Elsa Di Gati ha cominciato le sue vacanze dopo aver condotto per tutta la stagione Cominciamo bene ogni mattina su Raitre. Così siamo andati a trovarla in uno dei suoi primi giorni di relax e abbiamo scoperto che Elsa ha anche curato un curioso libro appena uscito in libreria: Le penultime parole famose. Ma sarà lei a parlarcene.


Di cosa parla il tuo libro?
Ho chiesto ad alcuni personaggi famosi di scriversi l'epitaffio, cioè le parole con cui vorrebbero essere ricordati dopo che sono scomparsi, È stato un modo per vedere qual è il loro rapporto con la morte.


Come hanno reagito alla tua richiesta?
Molti hanno fatto gli scongiuri e si sono rifiutati nella maniera più assoluta. Alcuni hanno fatto di più: me ne hanno dette di tutti i colori.


Quanti, invece, hanno accettato?
Quasi 50, per l'esattezza 47. Io li chiamo "i sopravvissuti". Lo hanno fatto persone ironiche e intelligenti come Mario Monicelli, Barbara Alberti, Carlo Conti, Giulio Andreotti, Margherita Hack, Vauro (che mi ha disegnato una vignetta), Paola Pitagora, tanto per fare qualche esempio.


Tu che rapporto hai con la morte, ti fa paura?
No, quello che temo davvero è il dolore.


Parliamo ora della tua vita privata: sei giornalista, figlia di un giornalista e ne hai sposati due. Mancanza di fantasia?
No, è che ho sempre lavorato troppo, invece avrei dovuto uscire di più la sera . . . Insomma tutti i miei incontri sono avvenuti sul luogo di lavoro.


Il tuo primo matrimonio è durato pochissimo: perché?
Perchè avevo scambiato la passione per amore, un grave errore.


Al tuo secondo matrimonio, invece, non hai più sbagliato.
No, va benone, siamo sposati da otto anni ma convivevamo già da due.


Come vi siete conosciuti?
Nell'anticamera di Franco Marini, eravamo lì entrambi per intervistarlo. Claudio mi è piaciuto subito, infatti mi sono buttata e ci ho anche provato. Ma lui mi ha detto di no: sai, gli sembrava una storia complicata perché io stavo a Campobasso e lui a Roma.


E quindi com'è finita?
Dopo una settimana, si è pentito ed è venuto a cercarmi a Campobasso. Abbiamo passato due anni faticosissimi ma stupendi andando avanti e indietro tra le due città. Inutile dire che questo ha accelerato il mio trasferimento a Roma.
E poi avete deciso di sposarvi...
No, a dire il vero, essendo tutti e due reduci da matrimoni andati male, avevamo deciso dì non sposarci. In fondo, pensavamo, se conviviamo non fa molta differenza.


Invece?
Invece Claudio, a un certo punto, ha detto: «Ma se non fa differenza, allora perché non sposarci? ».
Io ero titubante ma ora sono contenta, intanto perché il nostro è un matrimonio riuscito, poi perché in Italia non c’è una legge che tuteli veramente le coppie di fatto, soprattutto se non ci sono figli. C'è anche un aspetto che non sospettavo: mi piace il vezzo di poter dire «mio marito», è come se Claudio mi appartenesse di più.


Che coppia siete?
Perfetta: stiamo bene insieme perché siamo diversissimi. Non abbiamo mai avuto nemmeno l'ombra di una discussione. La mia vera preoccupazione è pensare come farei se mi separassi da lui: dove troverei un altro con cui andare d'accordo?


Siete senza figli, è stata una scelta?
No, abbiamo fatto di tutto ma non sono venuti. Ero stanca, sconsolata e anche serenamente rassegnata a non essere mamma, ma ora è successo un miracolo perché siamo in attesa di un bambino adottivo. Abbiamo fatto domanda nel 2007 e spero che arrivi entro un anno e mezzo.


Vi state preparando?
Certo, ne abbiamo parlato moltissimo e siamo pronti. Siamo una coppia solida, so che abbiamo tanto da dare.


Da dove arriverà?
Abbiamo fatto domanda per un bimbo dal Vietnam o dalla Cambogia perché sono i Paesi che hanno un iter più veloce. Mi piacerebbe tanto se arrivasse una bambina.


Come pensi cambierà la tua vita?
Si riempirà ancora di più.


Accetteresti anche due fratellini ?
A me piacerebbe ma mio marito ha un pò paura.


Chi sono i tuoi amici?
Tanti; uno è Flavio Insinna, una persona meravigliosa, per bene, uno zucchero.


Parliamo dei tuoi difetti.
Sono permalosa e poi ho un tono di voce scocciato, me lo rimproverano tutti.


Sei una frana quando?
Stiro le camicie. Non so stirare, ma con le camicie è proprio un disastro, brucio sempre il colletto.


Che rapporto hai con i soldi?
Mamma dice che non ho le mani bucate, le ho trasparenti! Sì, i soldi non mi durano, anche perché finora mi dicevo: «Perché conservarli, tanto non abbiamo fogli!». Ma forse ora cambierò.


In cosa spendi?
Una mia vera manìa sono le scarpe, ne ho tantissime. Claudio dice che ha sposato un millepiedi. Comunque mi piace spendere anche per gli altri, sono generosa.


Una cosa che ti fa arrabbiare?
Il tradimento. Infatti dico sempre a mio marito che se gli dovesse succedere di tradirmi, non si sogni di scaricarsi la coscienza confessandomelo, anche perché non potrei più fidarmi di lui, sarebbe terribile.


L'ultima volta che hai pianto?
Per mio papà: di recente, ha avuto un problema di salute e ho temuto tanto per lui. Poi, per fortuna,
tutto si è risolto bene.


Oual è il senso della vita?
La famiglia, tornare a casa e trovare qualcuno che è la tua stampella, sapendo che tu sei la sua. Il senso della vita è avere qualcuno con cui invecchiare.



Claudio Rizza
il marito giornalista

Come ti ha conquistato Elsa?
Portando una vera rivoluzione nella mia vita perché sono stato travolto dalla sua simpatia, dalla sua intelligenza, dalla sua cultura e dal suo carattere positivo. E poi Elsa condivide i miei interessi, così tra noi non c'è mai stata competizione, anzi, semmai ci aiutiamo a vicenda. Condividiamo tutto, lei ha addirittura imparato a pescare per starmi vicino quando usciamo in barca.

Ma un difetto ce l'ha?
Più di uno. Per esempio, è polemica e non ha un carattere facile. Mi fa arrabbiare quando mi sgrida perché dice che sono disordinato. Il bello è che io nel mio disordine trovo tutto, lei invece, che è ordinatissima, non trova mai niente, perché è molto, molto distratta. Ma mi piace così, non la cambierei per nessuna al mondo.





...per Elsa [SM=x676697] [SM=x676698]





simmax
00domenica 22 giugno 2008 20:00
Le scansioni dell'intervista, più copertina



Le scansioni dell'intervista, più copertina



cliccare

















NB: questo messaggio e il precedente sono presenti anche nella discussione Elsa su Confidenze nr 26 del 24/06/08


tecnicorai
00lunedì 23 giugno 2008 08:28
bellissima intervista
sempre doclessima la nostra elsa!
simmax
00domenica 28 settembre 2008 11:18
Elsa su Telepiù nr 40 del 28/09/08
Elsa su Telepiù nr 40 del 28/09/08


II contenitore mattutino di Raitre festeggia il decimo compleanno.
Condotto da una coppia quasi "perfetta": «Fabrizio? Lo sposerei», dice Elsa.


di Catinella Persiano



Solo qualche anno fa pochi avrebbero scommesso su questo traguardo: e invece Cominciamo bene compie 10 anni! Il contenitore quotidiano del mattino di Raitre torna lunedì 29 settembre con la collaudata coppia di conduttori, Fabrizio Frizzi ed Elsa Di Gati. I quali di candeline vorrebbero spegnerne ancora parecchie. «Quando ho iniziato, pensavo di fare una sola edizione, giusto per ripartire dopo una fase di stallo», racconta Fabrizio. «E invece sono alla quarta edizione! Devo ammettere che questo programma mi ha dato sicurezza, aiutandomi a liberarmi da condizionamenti che mi trascinavo da anni ».

Anche lei, Elsa, deve qualcosa alla trasmissione?
Di Gati: «Altroché! In sette anni ho imparato a passare con scioltezza dalla cellulite alle pensioni, studiando pomeriggi interi argomenti sui quali non ero ferrata. Per fortuna sono una secchiona nata».

Come festeggerete questo compleanno?
Frizzi: «Mettendoci più entusiasmo».
Di Gati: «Io invece i festeggiamenti li rimando a fine anno, vista la concorrenza agguerrita, sia in casa Rai che a Mediaset».

Ci sono novità nel programma?
Frizzi: «La maggiore è che le puntate non saranno più monografiche ma affronteremo più argomenti. Si amplierà lo sportello dedicato alle telefonate da casa e alle risposte degli esperti. Nel finale ci sarà uno spazio che io ho chiamato Emozioni e sorrisi: racconteremo storie di solidarietà e intervisteremo personaggi dello spettacolo, dei quali ripercorreremo la carriera in modo originale e giocoso. E poi daremo spazio ai giovani talenti che la Rai sta cercando nel sito www.nuovitalenti.rai.it».

«Cominciamo bene» a cosa deve il suo successo?
Frizzi: «Alla squadra di autori e giornalisti che esprime contenuti con classe e senza protagonismi. Da noi nessuno fa il fenomeno e nel gioco di squadra ci sono sempre dei risultati».
Di Gati: «È vero, senza una redazione preparata come la nostra non andremmo da nessuna parte. C'è molto rigore e non c'è niente di falsato».

Tra voi sembra ci sia un'ottima intesa.
Frizzi: «Sì. Con Elsa ci siamo trovati bene subito, anche se io non amo la conduzione di coppia. Ma lei è preparata, pignola ma mai scorretta. Talvolta siamo anche troppo solidali. Capita spesso che uno di noi rinunci a parlare per dare spazio all'altro. Insomma, con nessun altro condurrei Cominciamo bene».
Di Gati: «Che devo aggiungere? Se non avessi un marito, Fabrizio me lo sposerei!».

Nell'attesa che poi lo faccia al piano Rita Forte, dedicate voi una canzone a questo compleanno.
Di Gati: «Sei la più bella del mondo di Raf».
Frizzi: «Io scelgo Grande grande grande di Tony Renis: nel suo piccolo la nostra è una grande trasmissione».





Le scansioni dell'intervista







NB: questo messaggio è presente anche nella discussione Elsa su Telepiù nr 40 del 28/09/08






simmax
00domenica 27 settembre 2009 16:00
Elsa su "TV mia" nr 39 del 29/09/09

Elsa su "TV mia" nr 39 del 29/09/09


Parla Elsa Di gati, che dal 28 settembre è su RaiTre alle 10 con la nuova edizione di “Cominciamo Bene”.


Di Gianni Martinelli


Che bello, torno a fare coppia con Fabrizio Frizzi. Non riesco a chiamarlo collega: lui è il mio "fratellone" e io sono la sua "sorellina". Con lui, ormai, non condivido solo la conduzione di Cominciamo bene, ma anche i momenti più belli e quelli più difficili della mia vita».
Così inizia a parlarci Elsa Di Gati, la giornalista e conduttrice che dal 28 settembre alle 10 torna su RaiTre accanto a Fabrizio Frizzi con il programma Cominciamo bene, in onda dal lunedì al venerdì. E, come negli anni passati, ci sarà anche la cantante Rita Forte con la sua musica.
«Questa è per me l'ottava edizione», dice la Di Gati. «E posso dire che dal 2002 a oggi Cominciamo bene mi ha dato tanto: sotto il profilo professionale, ma anche umano. Tra me e Fabrizio è nata un'amicizia davvero profonda: ci frequentiamo spesso anche lontano dalla TV, usciamo in quattro, con la sua compagna Carlotta e mio marito Claudio, andiamo a cena fuori, ai concerti. Mi confido spesso con Fabrizio e gli parlo di un sogno che forse, dopo anni e anni di attesa, sto per realizzare».

Quale, Elsa?
«Quello di diventare mamma. Mio marito e io abbiamo provato tante volte a mettere al mondo un bambino, ma alla fine ci siamo arresi alla natura. E così, cinque anni fa, abbiamo avviato le pratiche di adozione internazionale».

E quando diventerà mamma, dunque?
«Mentre glielo dico tengo le dita incrociate: nei prossimi mesi, dopo tanti rinvii, dovrei finalmente diventare la mamma di un bambino che viene dalla Cambogia. Non vedo l'ora di abbracciarlo: so che la mia vita e quella di mio marito cambieranno radicalmente, ma ovviamente sono pronta a mettere tutto in secondo piano per la maternità. Anche se mi dispiacerebbe lasciare Cominciamo bene: come le dicevo, a questo programma, e in particolare a Fabrizio Frizzi, sono legata. È stato grazie a lui se sono riuscita a superare il momento più difficile della mia carriera».

Ce ne può parlare?
«Lo scorso aprile, abbiamo condotto la prima diretta, a poche ore dal terremoto in Abruzzo. In quei momenti io ero particolarmente sconvolta».

Perché?
«Mio fratello viveva a L'Aquila, sapevo a malapena che si era salvato per miracolo, ma aveva perso la casa, il lavoro, tutto. Pochi minuti prima della puntata, su richiesta degli autori del programma, ho chiesto a mio fratello se se la sentiva di intervenire in diretta per raccontarci la tragedia di quelle ore. Lui ha accettato. Appena però ho sentito la sua voce in studio, sono stata sopraffatta dall'emozione e mi sono resa conto che non ce la facevo neppure a parlare. Stavo scoppiando a piangere, volevo scappare. Ho cercato con lo sguardo Fabrizio, che si era fatto un po' da parte pensando che quello fosse il mio momento, e l'ho guardato negli occhi come per dirgli: "Aiutami, non ce la faccio"».

E che cosa è successo allora?
«Lui ha capito al volo, come solo un vero amico che sa leggerti nel cuore può fare, ed è accorso in mio aiuto. Ha condotto lui il collegamento telefonico con mio fratello, rivolgendogli le domande che avrei dovuto fargli io. Finita la diretta, mi sono sfogata e l'ho ringraziato. Da allora siamo ancora più legati. Il 10 ottobre, poi, Fabrizio sarà ancora al mio fianco, ma stavolta non in TV».

E dove?
«A Pineto degli Abruzzi: condurremo una serata di beneficenza per ricostruire un orfanotrofio andato distrutto durante il terremoto. È un progetto di cui ci occupiamo con mio fratello. Con me e Frizzi, sul palcoscenico, ci sarà pure il nostro amico Flavio Insinna e, spero, molti altri artisti. È una cosa cui tengo: sono molto vicina a quei bambini. Soprattutto ora che sto per diventare mamma».
Gianni Martinelli




scansione rivista











NB: questo messaggio è presente anche nella discussione Elsa su "TV mia" nr 39 del 29/09/09

simmax
00domenica 27 settembre 2009 16:02
Elsa su TeleSette nr 39 del 29/09/09
Elsa su TeleSette nr 39 del 29/09/09


Ricominciamo

Di S. Livoli


Undici a dieci. Non è il risultato di una partita di calcio ma il numero delle edizioni di «Cominciamo Bene» e «Cominciamo Bene Prima», i più eleganti contenitori del piccolo schermo, che tornano a riempire il mattino della terza rete. L'apertura è affidata come di consueto a Pino Strabioli che riprenderà il viaggio nel mondo del teatro italiano, ospitando i grandi protagonisti del palcoscenico e aggiornando il pubblico sulle novità in cartellone. Al suo fianco il maestro Leo Sanfelice, stralunato compositore di poetiche canzoni, e Paolo Crimaldi con l'oroscopo, la cui presenza quest'anno è stata ridotta ad un solo giorno a settimana.
Il testimone passa poi a Fabrizio Frizzi e Elsa Di Gati, alla quinta conduzione consecutiva, che
terranno viva l'attenzione del pubblico fino a mezzogiorno con i fatti e le storie, presentando i volti, cercando di capire ; cosa succede intorno a noi. Il tutto arricchito dalla musica di Rita Forte, in uno studio completamente rinnovato.


Elsa Di Gati
Giornalista, per anni voce notturna di Radio1, conduttrice televisiva. Elsa Di Gati, superata brillantemente la crisi del settimo anno, torna al timone di «Cominciamo Bene» per l'ottava volta, la quinta con Fabrizio Frizzi. «Crisi superata alla grande e con grande gioia. Io questo programma lo amo profondamente. Mi sento un po' la sua mamma. Credo che per un giornalista sia il massimo perché ti confronti sempre. Ho imparato tante cose. Venivo dal costume, dalla cronaca, dagli spettacoli e mi sono ritrovata a parlare di pensioni o di politica estera».

Se lei è la mamma, con Fabrizio Frizzi che grado di parentela c'è?
«Ma fratellone e sorellina! Non si riesce a stare cinque anni insieme, gomito a gomito, se non si trova il modo per lavorare rispettandosi».

La spaventa tornare a presentare un programma che va in onda da così tanto tempo, non teme «il già tutto visto»?
«La normalità diventa la straordinarietà in alcune cose. E questa è un po' la caratteristica del nostro programma. Ci mostreremo come siamo realmente e osserveremo con sempre grande attenzione ai cambiamenti che ci sono all'interno della società. Parleremo della crisi, non solo dal punto di vista economico ma anche da quello sociologico, analizzeremo come ha inciso sugli stili di vita».

Dopo tanti anni trascorsi ad ascoltare tante storie, spesso anche drammatiche, riesce a mantenersi distaccata?
«Non ci si abitua mai all'emozione. Ho sempre criticato i conduttori televisivi con le lacrime perché considero le emozioni un fatto intimo. Ma mi sono dovuta ricredere proprio duranti la puntata dello scorso anno. Ammetto che la situazione era un pò complicata perché si parlava del terremoto. Mio fratello stava a L'Aquila e la mattina del 7 aprile volendo raccontare quello che stava accadendo ci siamo collegati con mio fratello in vesti di cronista improvvisato. Ecco, lì non ho retto all'emozione, ho guardato Fabrizio che con gli occhi mi ha detto «vado avanti io» e le lacrime hanno incominciato a scendere... In quel momento mi sono pentita di essere sempre stata frettolosa nei giudizi e dire mai piangere in diretta... perché ci sono momenti in cui non riesci proprio a controllarti. Poi ci sono le storie degli altri che ti restano dentro. Molte volte torno a casa e le racconto a mio marito sconcertata».



Fabrizio Frizzi

Anche quest'anno sarà al Quirinale, alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, del ministro Gelmini e a personalità del mondo dello spettacolo e della cultura per presentare Tutti a scuola, il programma, in onda in diretta giovedì 24 settembre, voluto dalla Presidenza della Repubblica e dal Ministero dell'Istruzione per festeggiare il nuovo anno scolastico.
Con quella «faccia un po' così, quell'espressione un po' così» Fabrizio Frizzi torna ad ammaliare il pubblico, con il suo inconfondibile stile garbato, da ragazzo per bene, al fianco di Elsa Di Gati. Una coppia collaudata e ben amalgamata. «Con Elsa lavoro benissimo. Anche se abbiamo stili diversi ci integriamo benissimo. Tra di noi c'è sintonia e rispetto reciproco. Non c'è mai stato neanche il pensiero di un colpo basso né da parte sua né da parte mia. E sa, quando si lavora così, hai sempre una marcia in più».

Come dire, cominciate bene...
«Sì, è un affiatamento reale e concreto, non di facciata. Questo in teoria dovrebbe passare dall'altra parte dello schermo. Credo che essere vicini dal punto di vista dell'educazione, del garbo e dei valori, ma essere comunque differenti dal punto di vista del carattere i renda la coppia più sorprendente».

Con il ritorno di un programma che va avanti da anni, può esserci il rischio di deludere il telespettatore. Punterà su qualcosa di nuovo?
«Parto da una premessa ricordando il caro vecchio Corrado Mantoni, il quale una volta mi confidò che ogni volta che faceva una cosa, ogni volta che faceva un programma, per lui era come se lo
facesse per la prima volta. Ecco, io ho fatto mio questo consiglio, un grande segreto per chi fa il nostro mestiere».

Una nuova prima volta con qualche novità. E più nel dettaglio?
«I dettagli li dobbiamo ancora scoprire. Il programma sarà più vicino all'attualità, sarà un po' più caldo un po' più grintosetto. Cercherà di essere un po' più vicino ai temi che riguardano le persone che ci seguono. I vari momenti della diretta saranno intervallati da Rita Forte, la nostra colonna sonora».

Dopo l'esperienza dello scorso anno, tornerà anche in teatro?
«Vorrei non disperdere questa che è un'ulteriore esperienza di crescita dell'artigiano che è in me. Cerco di vivere sempre al massimo per essere pronto per altre sfide che mi potranno capitare più avanti».

Come essere ospite di Pino Strabioli?
«Può darsi...».


scansione rivista, più foto

















NB: questo messaggio è presente anche nella discussione Elsa su TeleSette nr 39 del 29/09/09


simmax
00domenica 27 settembre 2009 16:08
Elsa su Telepiù nr 39 del 27/09/09


Elsa su Telepiù nr 39 del 27/09/09


Prendete un caffè con noi.

Cronaca e costume sono gli argomenti del programma mattutino.
Che strizza l’occhio anche alle nuove tecnologie.



Di Nicoletta Arcari.



Inizia benissimo la coppia di Cominciamo Bene, che dal 28 settembre alle 10 di mattina si presenta su Raitre con alcune novità. Fabrizio Frizzi ed Elsa Di Gati ci terranno compagnia per 160 puntate con il rotocalco di attualità che quest'anno si apre alle nuove tecnologie, come ci anticipano i conduttori.

Che cosa troveremo nella nuova edizione di Cominciamo Bene?
Elsa Di Gati: «Quest'anno tratteremo l'attualità anche attraverso le webcam: alcuni inviati scelti tra la gente comune, italiani che vivono all'estero, le useranno per raccontarci quello che succede nei Paesi stranieri. Oltre ovviamente ai reportage degli inviati della Rai che lavorano in quelle sedi».
Fabrizio Frizzi: «È necessario aprirsi alle nuove tecnologie per avere un occhio ancor più attento a quanto succede. Anche se il team di lavoro, in video e dietro le quinte, è sempre lo stesso».

Chi saranno i vostri ospiti?
Frizzi: «Avremo come sempre degli esperti, in base ai temi che tratteremo: protagonisti delle storie, opinionisti o responsabili della funzione pubblica».

Temete la concorrenza?
Di Gati: «La concorrenza fa sempre un po' paura, anche se è stimolante. Temo un po' la simpatia di Giancarlo Magalli, che è un amico. Ma sono convinta che si debbano sommare tutti gli ascolti delle tre reti Rai, con proposte diverse, per contrastare la concorrenza».

Voi fate coppia da cinque anni. Andate ancora d’accordo ?
Frizzi: «Sempre di più. Per fortuna siamo ancora insieme e io ne sono davvero felice: Elsa è una grande professionista e una persona deliziosa».
Di Gati: «In cinque anni non abbiamo mai litigato. Ci confrontiamo, ma sempre con molta fiducia reciproca. Fabrizio è un compagno di lavoro stupendo».

E come va con i vostri compagni di vita ?
Frizzi: «Io e Carlotta siamo arrivati al fatidico settimo anno e in futuro mi piacerebbe dare stabilità al nostro legame con un matrimonio e dei figli».
Di Gati: «Con mio marito (Claudio Rizza, notista politico de Il Messaggero; ndr) stiamo per realizzare il sogno di adottare un bambino cambogiano. Non sappiamo ancora se sarà un maschio o una femmina, ma quello che ci rende felici è di avere un figlio tanto desiderato, e con un aspetto diverso dal nostro: in un periodo di razzismo serpeggiante, ci pare un valore aggiunto».

Non vi pesa svegliarvi un po' presto?
Frizzi: «No, questi ritmi hanno migliorato il mio stile di vita: non ingrasso, vado a letto presto, non bevo vino per essere lucido la mattina. Secondo me questo programma fa bene alla salute!».

scansione della rivista, più foto
















NB: questo messaggio è presente anche nella discussione Elsa su Telepiù nr 39 del 27/09/09

simmax
00mercoledì 24 marzo 2010 07:23
Elsa su "Agenda Salute" di Gennaio 2010


Articolo trovato sul sito www.agendasalute.com

a questo link potete scaricare il pdf dell'intera intervista:

www.agendasalute.com/article/elsa-di-gati


Agenda Salute di Gennaio 2010

La brava e amata conduttrice di RaiTre ci racconta il suo rapporto con la salute e il segreto del successo della trasmissione che conduce insieme a Fabrizio Frizzi.

A cura di Elena Buonanno


Da quasi dieci anni è la padrona di casa di Cominciamo bene. Un volto ormai familiare per tantissimi spettatori che, con affetto e interesse, la seguono ogni mattina su raitre. Sorriso solare, modo di fare affabile, grande professionalità : è Elsa Di Gati, 47 anni, una delle giornaliste più note e apprezzate del piccolo schermo. L’abbiamo raggiunta telefonicamente per fare quattro chiaccere con lei sul tema della salute, ma non solo …

Partiamo da un tema di attualità di cui anche voi in trasmissione vi siete spesso occupati : l’influenza A. Come stai vivendo quella che era stata annunciata come la pandemia del secolo ?
Direi bene, senza allarmismi. Ad agosto infatti mi è capitato di parlarne con il neurologo Giuseppe Remuzzi, che mi ha molto tranquillizzato. Mi ha spiegato che non sarebbe stata peggiore della normale influenza, anzi. E questa tranquillità ho cercato di trasmetterla anche al mio pubblico.
In trasmissione abbiamo affrontato spesso questo argomento e agli ospiti in studio abbiamo sempre chiesto che ne parlassero senza generare psicosi in chi ci seguiva.

Influenza A a parte, qual è il tuo rapporto con la salute ?
Devo ammettere che sono la perfetta testimonial dell’ipocondria e, come ogni ipocondriaco che si rispetti, ho sempre bisogno di rassicurazioni. Ho una grande paura di ammalarmi, perciò mi sottopongo ogni anno a un check up annuale, anche se con un pò di ansia, conosco i miei punti deboli , in particolare intestino e stomaco, e li tengo sempre sotto controllo. Credo che la prevenzione e la diagnosi precoce siano fondamentali.

E con i medici ?
Se mi fido di un medico, seguo le sue indicazioni in tutto e per tutto, faccio la terapia se me la prescrive. Insomma sono una paziente modello. E soprattutto evito accuratamente di cercare altre informazioni su internet. Credo che fare ricerche da soli in rete sia pericoloso, perché si pensa di potersi fare un’autodiagnosi e di prescriversi da sola la terapia.

Dalla salute alla bellezza : visitando i blog su internet che parlano di te abbiamo scoperto che il pubblico non ti apprezza solo per la tua grande professionalità, ma anche per le tue bellissimi gambe. Cosa fai per mantenerti in forma?
Mi voglio bene e mi faccio molte coccole. E’ inutile negarlo : chi va in video ci tiene ad essere gradevole esteticamente, non credo di essere particolarmente bella, però mi impegno per presentarmi al meglio. Seguo un’alimentazione sana: amo molto la frutta e la verdura e ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia siciliana in cui si mangiavano cose genuine. Per me è diventato uno stile di vita. Questo non vuol dire che ogni tanto non mi conceda qualche dolce o piatti fritti, però sempre con moderazione. E poi faccio attività fisica, vado in palestra e anche a casa ho una serie di attrezzi per allenarmi nel weekend. Mi piacerebbe molto andare a nuotare, anche se alla fine non riesco quasi mai a farlo per motivi di tempo.

A proposito di video, quello che colpisce vedendoti in televisione è la capacità di unire professionalità e serietà a una grande umanità.
All’inizio, in realtà, pensavo di non dover far trasparire le mie emozioni. Ora invece mi lascio andare, mi faccio coinvolgere dalle storie che raccontiamo in trasmissione, mi commuovo. Non sono affatto una dura come a molti sembro. Sono arrivata alla conclusione che si debba essere sempre se stessi e non importa se a qualcuno non piace. Piacere a tutti è impossibile, quindi tanto vale mostrarsi per quello che si è.

E’ questo, secondo te, il segreto del successo, che dura da molti anni, di Cominciamo bene?
Il merito non è solo mio, ma anche di Fabrizio, con il quale lavoro da cinque anni. Entrambi siamo molto veri e il pubblico questo lo percepisce, così come intuisce il clima di grande familiarità che si respira in studio. Tra noi c’è una grande sintonia, siamo simili come carattere, abbiamo interessi comuni. Inoltre siamo consapevoli che ognuno di noi ha il suo ruolo e nessuno dei due ha mai pensato a invadere lo spazio dell’altro. Tutto questo ha fatto sì che il pubblico ci consideri ormai quasi come persone di famiglia. Spesso ci scrivono casalinghe che ci raccontano la loro storia, carcerati, nonne sole che hanno bisogno di parlare con qualcuno. Credo che per un conduttore non ci sia niente di più bello, nemmeno uno share più alto.

La lotta contro il fumo.
Lo voleva fare da tempo e alla fine è riuscita. Elsa ha smesso di fumare del tutto o quasi. “Il fumo, si sa, fa male e non bisognerebbe mai iniziare. Perché poi smettere non è facile. Io ora sono arrivata a fumare una sola sigaretta al giorno, in genere quando sono con amici, grazie alal forza di volontà” racconta la giornalista. “Credo molto nella forza della testa. Nel mio caso, non essendo comunque mai stata una fumatrice accanita da due pacchetti al giorno, è sta sufficiente.”





simmax
00domenica 24 luglio 2011 18:50
Elsa su DipiùTV nr 29 del 26/07/11

Elsa su DipiùTV nr 29 del 26/07/11


Da un anno sono mamma di questa dolcissima bambina vietnamita.

di Gianni Martinelli Roma, luglio 2011


Ha voluto aspettare un anno prima di raccontare la gioiosa novità della sua vita. E ora lei, Elsa Di Gati, volto popolare della TV che ha condotto per otto edizioni, fino allo scorso anno, il programma di RaiTre Cominciamo bene con Fabrizio Frizzi e Rita Forte, confida a DipiùTV: «Ho tanto desiderato diventare mamma e finalmente, a giugno dello scorso anno, mio marito e io abbiamo adottato una dolcissima bambina vietnamita, Laura. Un anno per certi versi trascorso velocemente, ma per altri anche delicato. Lei ci ha messo mesi ad ambientarsi, a sentirsi a casa. E noi ci siamo concentrati su di lei, trovando insieme il nostro equilibrio di genitori, la tranquillità. E ora sì, credo che sia il momento giusto per raccontare fino in fondo la storia di un sogno realizzato».
Elsa Di Gati ci accoglie nella sua casa romana, dove vive con il marito, il giornalista Claudio Rizza, e Laura, una bambina vivace, di quattro anni e mezzo. «Lei è tutto per me», rivela Elsa «da quando l'ho portata via da un istituto vietnamita e, guardando i suoi occhioni neri, le ho detto: " Ora la mia ragione di vita sei tu" ».


Elsa, mi racconti dall'inizio...

«Una premessa: mio marito e io, dopo quattro anni di matrimonio, ci siamo dovuti arrendere alla natura. Non riuscivamo ad avere figli. Così, siamo ricorsi all'adozione, convinti che fosse giusto allargare la nostra famiglia per essere più felici. Abbiamo presentato la domanda di adozione nel settembre 2004 presso il Tribunale di Roma. Ed è cominciato un percorso piuttosto estenuante: colloqui con assistenti sociali e psicologi che dovevano valutare me e mio marito, la nostra stabilità come coppia, le nostre condizioni economiche, le nostre motivazioni. Poi gli esami clinici, per dimostrare che godessimo di buona salute. Insomma, solo dopo un anno e mezzo abbiamo ottenuto il "decreto di idoneità" per l'adozione».


E poi che cosa avete fatto?

«Abbiamo optato per l'adozione internazionale e, attraverso un'associazione, siamo stati inseriti in una lista d'attesa. Abbiamo aspettato: giorni, mesi, anni. Ogni volta che squillava il telefono, ci precipitavamo a rispondere con il cuore pieno di speranza. Ma poi le speranze venivano sempre deluse. Ogni tanto chiamavamo noi per avere notizie. Nulla. Ma eravamo comunque fiduciosi. Poi, però, è arrivata la batosta».


Di quale batosta parla?

«Nell'ottobre 2009, l'ente cui ci eravamo rivolti ci ha informato che in Cambogia, il Paese con cui erano in contatto, era stata emanata una legge che bloccava le adozioni internazionali. Così, dopo tante speranze, sono sprofondata in un cupo sconforto. Lo ammetto, mi sono detta: "Basta. Rinuncia al tuo sogno, Elsa". Il giorno dopo, però, ci ho ripensato e ho ripreso la mia battaglia. Ho chiamato un'associazione che era in contatto con il Vietnam. Ma ero sfiduciata, quasi non ci credevo più, quando...».


Quando?

«Era il 31 marzo dello scorso anno e non lo dimenticherò mai. Avevo pranzato da mia madre, la stavo salutando, erano le tre del pomeriggio. Mi e squillato il cellulare. Era la presidentessa dell'associazione: "Elsa, sei seduta ?" mi ha chiesto. E già a quella domanda il cuore ha iniziato a battere come un tamburo. "Se sei a casa, accendi il computer e controlla la posta elettronica, così puoi vedere il volto di tua figlia". Sono scoppiata a piangere. E, mi creda, faccio fatica a trattenere le lacrime anche adesso, rivivendo quegli attimi. Mi sono precipitata a casa, ho acceso il computer e ho visto la fotografia della mia piccola".


Che emozioni ha provato vedendo il visino di quella che stava per diventare sua figlia?

«Allora... mi faccia fare un bel respiro. Non so che parole usare per descrivere quello che avevo nel cuore... Erano anni che aspettavo, e non era passato giorno in cui non avessi provato a immaginarmi i suoi occhi, il viso, le mani. E ora... eccola lì. Quando mio marito ha visto la foto, ci siamo abbracciati. Poi abbiamo letto il suo nome vietnamita: Vo Hong Li Na. Pronunciandolo, sembrava di dire "vongolina". Mio marito, appassionato di pesca, mi ha detto: "Vedi, amore? È un segno del destino"».


E quando siete partiti per andarla a prendere?

«Il 5 giugno 2010 siamo saliti su un aereo per Hanoi, la capitale del Vietnam. Eravamo emozionati, ma anche preoccupati. Ci avevano avvisato: ci sono casi in cui il bambino rifiuta i genitori adottivi. Non ci volevo neanche pensare, ma è con uno stato d'animo contrastante che ci siamo presentati al nostro primo incontro con Laura: sì, ormai parlavamo di lei con il nome italiano che le avremmo dato».


Mi racconti, allora, questo primo incontro, Elsa.

«Era in una stanza con altri bambini, ma lei, di tre anni e mezzo, stava per conto suo, seduta a terra, e mangiava un’anguria. I responsabili dell'istituto ci hanno detto che non si lasciava avvicinare da nessuno. Io mi sono accostata piano piano, mi sono seduta accanto a lei e ho iniziato a prendere pez-zetti di anguria con le mie mani e a imboccarla. Dopo pochi istanti, mi abbracciava e non voleva più lasciarmi andare. E io, lo dico anche se Dio non mi ha fatto il dono di provare questa sensazione, mi sono sentita come una mamma che dopo il parto tiene stretta al petto la sua creatura, la sua testolina appoggiata sul mio cuore».


E poi, finalmente, l'avete portata con voi a Roma...

« Sì. E, nonostante la gioia immensa perchè Laura era con noi, i primi tempi sono stati duri, forse pure più di quanto pensassimo. Io, anche in considerazione del fatto che Cominciamo bene era stato cancellato dai palinsesti, ho preso un permesso maternità per dedicarmi solo a Laura».


Quali sono stati i problemi maggiori?

«Ogni cosa che Laura vedeva attorno a sé era una novità assoluta. Arrivati all'aeroporto di Fiumicino, si guardava attorno spaesata per tutte quelle persone, si teneva stretta a me. Non lasciava mai la mia mano, come se si fidasse solo di me, e ogni volta che la stringeva era come se mi dicesse: "Ti prego, non lasciarmi, proteggimi..."».


Laura ha instaurato subito un legame così forte anche con suo marito?

«No, con Claudio no. Anche perché Laura non aveva mai avuto una figura maschile accanto. Pochi giorni dopo il nostro ritorno dal Vietnam, siamo andati alla Rai perché avevo un appuntamento di lavoro. Ho lasciato Laura al papà in macchina ma lei non voleva saperne. Ho dovuto insistere, prenderla in braccio, coccolarla. L'appuntamento è durato a dire tanto mezz'ora, ma quando sono tornata l'ho trovata attaccata al finestrino: il viso era contratto dalla paura. Solo quando mi ha visto si è disteso. E in più c'è stato il problema della lingua: uno scoglio».


Come lo avete superato?

«All'inizio è stata durìssima. Lei voleva esprimersi, voleva comunicare con me e con mio marito, ma non ci riusciva. E allora ogni cosa, ogni piccolo bisogno, la faceva stare male. Noi l'abbiamo presa con pazienza: all’ inizio comunicavamo a gesti, cercando di insegnarle le prime parole di italiano. Per fortuna, a quell'età i bambini sono come spugne: assorbono e apprendono facilmente le cose. E così, in pochi mesi, Laura ha iniziato a imparare le prime parole della nostra lingua e non si è fermata più».


E, una volta che avete iniziato a capirvi, le difficoltà si sono attenuate?

«È stato un cammino graduale, ma Claudio e io le siamo stati sempre accanto, per non farla sentire sola. La notte piangeva molto».


Perché piangeva? Forse ripensava alla sua vita in Vietnam, aveva nostalgia?

«Io credo che piangesse per la paura che la stessimo abbandonando, e si calmava quando la facevamo venire con noi nel lettone. Solo una volta ha dello qualcosina sul Vietnam: stavamo guardando un film ambientato in quel Paese. Lei ha indicato una casa su una palafitta, Io, immaginando che prima di essere portata nell'istituto, avesse vissuto in una casa come quella, le ho chiesto: "Tu prima stavi lì?". "Sì", mi ha risposto "con due signore. E poi sono andata nella casa dei bimbi". Ma era serena, non sembrava che rivivesse un'esperienza traumatica».


Insomma, con il passare dei mesi, Laura si è finalmente ambientata...

«Sì, E in questo è stato decisivo il suo inserimento all'asilo lo scorso settembre: temevo che avrebbe fatto una tragedia quando l'avrei lasciala lì, e invece ha subito legato con gli altri bambini e si è messa a giocare con loro. Questo le ha permesso di capire che, oltre a noi genitori, ci sono anche tante altre persone che le vogliono bene. E, tra queste, ci sono anche le persone de! mio mondo, quello dello spettacolo».


Chi, in particolare?

«Flavio Insinna, per esempio, suo padrino di battesimo. Lei lo vedeva sempre in TV, ogni volta che c'era Ho sposato uno sbirro glielo indicavo e le dicevo; "Lo vedi? Quello è lo zio Flavio". E lei provava a ripetere il suo nome, ma lo chiamava "zio Fragolo". Anche Fabrizio Frizzi viene a trovarci spesso. Quanto l'ho "tartassato", negli anni, mentre aspettavo il via libera sull'adozione! La prima volta che ha visto Laura mi ha abbracciato e mi ha detto: 'Te lo sei meritato". Si, ora posso dirlo: sono felice, felicissima. E sono anche pronta a tornare a lavorare dopo l'estate. Da settembre sarò ogni mattina su RaiTre: condurrò uno spazio dedicato all'economia all'interno del programma di Michele Mirabella Apprescindere».

Come si organizzerà con Laura?

«Al mattino, quando sarò in diretta, lei sarà all'asilo. Poi mi organizzerò per conciliare i miei impegni, le riunioni, con le sue esigenze. Finora ho avuto la fortuna di potermi dedicare a tempo pieno a mia figlia, ma anche adesso che ritornerò in TV la mia vita continuerà a ruotare attorno a lei».

Gianni Martinelli


Le scansioni dell'intervista

















simmax
00domenica 24 luglio 2011 18:52
scansione pag1








simmax
00domenica 24 luglio 2011 18:52
scansione pag2











simmax
00domenica 24 luglio 2011 18:53
scansione pag3







simmax
00domenica 24 luglio 2011 18:53
scansione pag4








simmax
00domenica 24 luglio 2011 18:53
una delle foto..






simmax
00domenica 24 luglio 2011 18:54
una seconda foto..





simmax
00giovedì 22 settembre 2011 20:06
Elsa su Telepiu nr 39 del 25-09-11

Elsa su Telepiu nr 39 del 25-09-11


da lunedì 26 torna in "Apprescindere" con Mirabella...










img585.imageshack.us/img585/7595/telepiu39simmax.jpg








simmax
00mercoledì 19 settembre 2012 21:14
Per il nuovo programma "Codice a barre"

Sito rai di "Codice a barre"
www.codiceabarre.rai.it/




foto 1365x2048



simmax
00lunedì 22 ottobre 2012 06:15
Dall' ufficiostampa.rai, alcune riviste




Dall' ufficiostampa.rai.it, alcune riviste


---------------------------------------------------------------
---------------------------------------------------------------

VERO 28-GIU-2012

www.ufficiostampa.rai.it/pdf/2012/2012-06-28/201206282198...




---------------------------------------------------------------
---------------------------------------------------------------

GRAND HOTEL 24-AGO-2012

www.ufficiostampa.rai.it/pdf/2012/2012-08-24/201208242241...



---------------------------------------------------------------
---------------------------------------------------------------


TELESETTE 23-09-2012

www.ufficiostampa.rai.it/pdf/2012/2012-09-23/201209232264...




---------------------------------------------------------------
---------------------------------------------------------------


Stop 05-10-2012

www.ufficiostampa.rai.it/pdf/2012/2012-10-05/201210052273...




---------------------------------------------------------------
---------------------------------------------------------------


---------------------------------------------------------------
---------------------------------------------------------------

tv_radiocorriere_numero_52

www.ufficiostampa.rai.it/tvradiocorriere/20121012/tv_radiocorriere___numero...







---------------------------------------------------------------
---------------------------------------------------------------



simmax
00lunedì 22 ottobre 2012 06:19
Elsa su tv_radiocorriere_numero_52 - 12 ottobre 2012
---------------------------------------------------------------
---------------------------------------------------------------

tv_radiocorriere_numero_52

www.ufficiostampa.rai.it/tvradiocorriere/20121012/tv_radiocorriere___numero...







---------------------------------------------------------------
---------------------------------------------------------------

«FU SOPRAFFATTA DALLA POTENZA DEGLI SCONGIURI ALTRUI»

«Voglio stare per strada e raccontare quello che vedo», ripeteva da piccola Elsa
Di Gati. Poi il suo sogno di diventare giornalista si è realizzato e oggi conduce su
Rai3 "Codice a barre". «In giro ci sono tanti sprechi e tantissime opere
incompiute, molte più di quelle che possiamo immaginare - spiega -. I problemi
della gente sono diversi, difficili, anche strazianti. A volte vorrei moltiplicarmi
per poterne risolvere almeno uno»
di Serena Pannicelli


Elsa Di Gati ha una carriera a tutto tondo. Dalla carta stampata alla radio e poi alla televisione, passando per programmi di misteri, di favole e cultura alle cronache dei Tg e dei programmi di approfondimento.

Ora su Rai3 conduce alle 11.00 del mattino "Codice a barre", dove ci fa conoscere meglio la burocrazia ottusa, l'Italia degli sprechi di denaro pubblico, la mancanza di servizi.

A quale esperienza è più legata?
Sicuramente a quella radiofonica. È stato il mio esordio, il primo contratto. Poi mio padre, Angelo, era al Gr3: è anche una questione di cuore.

Quella del giornalismo è una passione?
Volevo fare questo lavoro fin da bambina, proprio come papà. Gli dicevo: «Voglio stare per strada e raccontare quello che vedo». E lui rispondeva: «Guarda che chi sta per strada non conta niente, meglio che ti trovi una scrivania». Probabilmente sapeva che il mestiere era in trasformazione, che avere potere contava anche nel giornalismo. Non mi ha convinto. I miei genitori mi hanno lasciato libera di scegliere, ma volevano che facessi l'insegnante. Così mi sono laureata in Lettere.
E poi…

Ora è sola alla conduzione di "Codice a barre", ma negli anni ha avuto molti partner. A "Cominciamo bene" Toni Garrani, Corrado Tedeschi, Fabrizio Frizzi e nel programma "Apprescindere" Michele Mirabella. Chi rimpiange?

Sono stata bene con tutti, non saprei proprio dire con chi ho lavorato meglio. Ancora oggi però ho un rapporto di profonda amicizia con Fabrizio Frizzi, persona squisita, di grande sensibilità.

Dopo tanti anni di programmi di approfondimento ha scoperto qualcosa di nuovo con "Codice a Barre"?

Che ci sono tantissime opere incompiute, molte più di quelle che immaginavo, e in posti inimmaginabili. Tanti, tanti sprechi. Poi ho capito che i cittadini si sentono soli. Mi arrivano molte mail e anche se, all'insegna del nuovo corso Rai, in redazione siamo pochi, cerchiamo di rispondere a tutti nel più breve tempo possibile. A volte mi vorrei moltiplicare, triplicare le mie forze, poter risolvere i problemi di tutte le persone che mi scrivono. I problemi della gente sono diversi, difficili, a volte strazianti.


Ha una bimba di sei anni. Ha paura per lei che crescerà in un mondo così complesso?

Cerco di non farmi prendere dalle ansie, quando tre anni fa l'ho adottata, ho deciso che avrei avuto un approccio sereno con le difficoltà che si sarebbero presentate sul nostro cammino. La cosa che più mi spaventa sono i suoi occhi a mandorla. Viene dal Vietnam e purtroppo sono proprio i suoi compagni di scuola a farla sentire diversa. Quando le dicono che ha gli occhi strani, lei torna a casa e mi dice: «Me li raddrizzi?». Quest'estate abbiamo fatto la gara dell'abbronzatura perché capisse che essere più scuri non vuol dire niente. Spero di saperle spiegare come sia bella e importante la diversità.
Spero che mi soccorra quel "codice segreto" che esiste tra genitori e figli e che fa trovare le parole giuste. Non voglio che soffra e sto allerta.


Ha scritto un libro di epitaffi. Come mai questa idea?

Era "Le mie penultime parole famose". Mi sono divertita. Ho intervistato duecento personaggi dello spettacolo e della cultura ed ho raccolto solo quarantasette risposte… Tutti gli altri non mi hanno voluto rispondere, facendo gesti che lascio immaginare…

E qual è il suo?
"Fu sopraffatta dalla potenza degli scongiuri altrui". Quello di Mario Monicelli, che riuscì a dirmelo dopo un quarto d'ora di risate: "Non mi preoccupava la sconfitta se la causa che difendevo era giusta". Tinto Brass, invece, voleva scrivere sulla sua tomba "Fu vera gloria? Ai posteriori l'ardua sentenza". Alcuni, come Giulio Andreotti o Giovanni Floris, si sono fatti un coccodrillo lunghissimo e, inaspettatamente, senza alcuna ironia.

Ha cantato anche un brano di Franco Califano, "L'impossibile fino alla fine", i cui incassi sono stati evoluti all'onlus "I bambini per i bambini"
Sì, ho fatto anche quello. Io che sembro così misurata e tranquilla, in realtà faccio mille cose e sono curiosa di tutto. La mia giornata inizia alle 6.30 in palestra con lo spinning. Poi torno a casa, preparo la colazione, leggo i giornali, vado al lavoro: devo sempre fare qualcosa. Essere scatenata è il mio lato oscuro.


---------------------------------------------------------------
---------------------------------------------------------------

simmax
00mercoledì 4 dicembre 2013 09:07
Mi-Manda-Rai-Tre su facebook


Per chi non lo sapesse già, sulla pagina facebook del programma "Mi-Manda-Rai-Tre"

www.facebook.com/pages/Mi-Manda-Rai-Tre/10150121602665252

si possono trovare delle foto fatte nello studio Rai da dove si trasmette il programma, riprese non solo durante la diretta, e anche dietro le quinte ...e questo praticamente per ogni puntata

ad esempio metto alcune della puntata di ieri ..


(le mie caps di questa puntata si trovano qui a pag 3173
freeforumzone.leonardo.it/d/4977127/Elsa-Di-Gati-Oggi/discussione.a... )


















simmax
00lunedì 15 settembre 2014 20:19
Photogallery Rai.TV - Mi manda Rai Tre 2014-2015 - La conduttrice


Photogallery Rai.TV - Mi manda Rai Tre 2014-2015 - La conduttrice


www.mimandaraitre.rai.it/dl/objects/embed.html?/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e3711894-12c1-4c8f-b76d-389c4ddc287e.html?iframe&nielsen=false&w...











simmax
00martedì 21 ottobre 2014 06:37
Elsa su RadiocorriereTV nr 42 20ottobre2014


Elsa su RadiocorriereTV nr 42 20ottobre2014









www.ufficiostampa.rai.it/sfogliabile/110728/18568/index.html


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:30.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com