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Stereotipi beceri sugli italoamericani

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2010 21:18
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30/11/2009 14:40

nel reality Usa ”Jersey Shore”

Parlano per frasi fatte, brevi, spesso scorrette - Bevono in quantità - Litigano rumorosamente - Amano il sesso e le automobili - Sono pronti all’ira e a scazzottarsi - Questi sarebbero i giovani italoamericani che popolano le spiagge del New Jersey.

Gli stereotipi più triti e beceri riguardo agli italoamericani tornano a popolare la televisione americana. Lui palestrato, petto abbronzato e depilato, capelli gommati, catena d’oro. Lei ha seni improbabili che traboccano da magliette troppo strette, capelli lunghi mesciati, abbronzatura integrale, tonnellate di mascara.

Parlano per frasi fatte, brevi, spesso scorrette. Bevono in quantità. Litigano rumorosamente. Amano il sesso e le automobili. Sono pronti all’ira e a scazzottarsi. Questi sarebbero i giovani italo-americani che popolano le spiagge del New Jersey. O almeno questa ne è la versione che l’ennesimo reality show diffonderà in tutta l’America. ”Jersey Shore” è l’ultima creazione di Mtv, e andrà in onda a cominciare dal 3 dicembre.

L’immagine che il programma propone è però talmente sopra le righe, talmente caricaturale, che le proteste sono arrivate prima ancora del suo debutto. L’associazione Unico (il nome ”Unico” deriva dalle iniziali delle parole inglesi unità, buon vicinato, integrità, carità e opportunità) ha chiesto alla Mtv di ritirare il programma, definendolo un esempio di «tv spazzatura». Per il presidente di Unico, André DiMino, Jersey Shore non fa che diffondere «stereotipi volgari».

Si ripete dunque quello che avvenne nel Duemila, quando il canale Hbo cominciò a trasmettere la serie ”I Soprano”, l’originale televisivo che narrava le avventure di una famiglia mafiosa anch’essa residente nel New Jersey. Anche allora ci furono proteste vivaci degli italo americani che vedevano nello show la ripetizione di accuse e pregiudizi di cui speravano di essersi liberati.

Le proteste però servirono semmai a fare pubblicità al programma, che forse non è stato molto popolare in Italia, ma qui negli Usa è stato un successo strepitoso. Appare in realtà inverosimile che ”Jersey Shore” possa godere del successo fenomenale che arrise all’originale televisivo della Hbo.

E tuttavia i reality show hanno attirato in questi anni un pubblico sostanzioso, nonostante la qualità del prodotto tenda a scendere costantemente verso il basso. E’ quindi possibile che il programma si guadagni – con la forza del grottesco - un suo share di pubblico.

Per i poveri italoamericani del New Jersey ci sarà adesso da tollerare il rilancio degli stereotipi più irritanti: perfino nello spot pubblicitario la Mtv li chiama ”Guido”, il nome gravemente offensivo con cui negli Usa si marchiano i ragazzi italo-americani di estrazione popolare e di cultura non elevatissima. Le loro ”compagne” sono le ”Guidettes”, versione al femminile degli stessi caratteri.

Per il milione e mezzo di italo-americani che vivono nello Stato che giace dirimpetto a New York, oltre il fiume Hudson, sarà un brutto rospo da ingoiare. Perché se è vero che in alcune sacche dello Stato questi personaggi ancora sopravvivono, è anche vero che la cultura italo-americana è oramai una delle più assimilate e solide del grande calderone che sono gli Stati Uniti. E i “guido” e le “guidettes” non ne sono certo l’emblema più rappresentativo.

Ma, evidentemente, non per MTV. Guardare per credere il video promozionale di ”Jersey Shore” sul sito zap2it.com.

Fonte

Quando arriverà qui in Italia me lo voglio vedere. [SM=x44457]

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PippyZzetta
30/11/2009 16:39

hihi dopo le brasciòl e le mulignan dei soprano arrivano i nuovi vitelloni? [SM=x44455]

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Re:
piperitapatty, 30/11/2009 16.39:

hihi dopo le brasciòl e le mulignan dei soprano arrivano i nuovi vitelloni? [SM=x44455]




i Guidos!!! [SM=x44497]



GLI ITALOAMERICANI SECONDO MTV
- NON BASTAVANO I TAMARRI DEL GRANDE FRATELLO! ORA ARRIVA UN REALITY SUI “GUIDOS”
– SONO VENTENNI DI ORIGINE ITALIANA COL VUOTO PNEUMATICO IN TESTA, CANOTTE PER LUI, E CANOTTI PER LEI
– NELLA LORO FILOSOFIA CI SONO ALCOL, RISSE, MUSCOLI E RAGAZZE IN CALORE…


Renato Franco per "il Corriere Della Sera

Non bastavano i tamarri del «Grande Fratello», ora c'è anche il formato export:

a tenere alto il mal nome del nostro Paese ci pensano i supercafoni italoamericani protagonisti di «Jersey Shore». L'idea - è un reality - è questa: prendi otto ventenni senza arte né parte con in comune l'origine italiana e il vuoto pneumatico nella testa che vanno a fare le vacanze estive nelle spiagge di Seaside Heights in New Jersey e passano il tempo tra alcol, conversazioni sull'iPod, caccia a partner occasionali e risse. Accendi la telecamera e lo spettacolo è garantito.


Gli otto protagonisti del reality di Mtv Jersey Shore


In scena va lo stereotipo da sceneggiatore di «b movies»: canotte (per lui) e canotti (per lei). I ragazzi sono tutti muscoli pieni e cervello vuoto, tanta abbronzatura e zero ragionamento, tatuaggi in evidenza e gel in abbondanza, mentre le ragazze (in carne, ossa e silicone) hanno un linguaggio da scaricatore di porto supportato da una grammatica approssimativa, trucco pesante ed epidermide in mostra. In America è stato un successo di ascolti, ora il docu-reality arriva su Mtv (da lunedì 22 marzo alle 22 e poi dal 5 aprile alle 21) in versione originale e sottotitolato.

In Usa gli italoamericani avevano protestato: «Ci sentiamo offesi- alzava la voce Unico, un'associazione che si occupa di promuovere l'immagine dell'Italia negli Stati Uniti -. Non è possibile riproporre i soliti vecchi stereotipi volgari su di noi. Chiediamo che questa trasmissione venga ritirata».

Anche Domino, colosso della pizza, aveva avuto da ridire e dopo la prima puntata del programma aveva cancellato la sua sponsorizzazione spiegando che quel tipo di show non era idoneo alla sua clientela. Parole al vento: «Mtv ha puntato i suoi programmi su tutte le subculture e i riti di passaggio, scoprendo negli anni memorabili personaggi. Con questa ultima serie alziamo il velo su come passano le vacanze otto maggiorenni e come scelgono di passare il tempo a Seaside Heights, nel New Jersey, uno dei posti più popolari dello stato.

Gli spettatori scopriranno personaggi in situazioni sorprendenti, emozionanti e buffe, le loro amicizie e i loro drammi. Vedranno che in questi ragazzi c'è molto di più del loro gel per i capelli». A guardare i Guido e le «Guidettes» non si direbbe. Guido e Guidettes perché per dare una spruzzata di razzismo i ragazzi vengono chiamati tutti «Guido», il modo spregiativo in cui negli Usa indicano gli italoamericani di estrazione popolare.

Eccoli qua i «magnifici» otto, scelti tra i massimi guru del Pensiero Zero, selezionati perché hanno le stesse idee o la stessa mancanza di medesime:
Angelina «Jolie» Pivarnick si definisce la Kim Kardashian di Staten Island, una specie di Paris Hilton di serie b, il che è tutto dire, una che ha sempre qualcosa da dire, non importa cosa. È fidanzata e promette di rimanere fedele.

Per ora. Jenni Farley è soprannominata «JWoww» perché al suo passaggio così la accolgono i maschi adoranti, una «party girl» che si autodefinisce una mantide religiosa e al suo 21esimo compleanno si è regalata un paio di taglie in più di reggiseno. Michael Sorrentino è «The Situation» perché è così che chiama i suoi addominali scolpiti e accuditi come la cosa più preziosa. Nicole Polizzi va a caccia dell'uomo dei suoi sogni sempre super truccata anche in palestra, il suo sogno è fare colpo su qualche maschio anabolizzato, in realtà il colpo lo prende lei in faccia quando un ubriaco le tira un pugno in un bar.

Paul DelVecchio fa il dj, ha un lettino solare in casa, la scritta « Cadillac » tatuata sul fianco e passa mezz'ora al giorno del suo tempo a sistemarsi i capelli con il gel. Il palestrato Ronnie Ortiz-Magro si era ripromesso di non avere storie con le sue compagne di reality. E infatti ne ha una con Sammi «Sweetheart» Giancola, una che si definisce la più dolce «bitch» che si possa incontrare: il suo intento, manco a dirlo, è quello di divertirsi. Infine Vinny Guadagnino, il mammone, 21 anni che aspetta una vacanza così da una vita.

Il tenore delle conversazioni è pari al lustro dei personaggi:
«Voglio trovare dei ragazzi succosi, uno per ogni notte», il motto di Nicole. «Io voglio solo tre cose - la filosofia di Ronnie -: birra, spiagge e ragazze in calore».

Siccome «Jersey Shore» è stato un successo, Mtv Stati Uniti ha già minacciato, dunque annunciato, una seconda serie (con il cast praticamente immutato) da 12 episodi che andrà in onda in estate, location questa volta Miami, mentre gli otto supercoatti per sfoggiare il loro nulla sono diventati delle star da 10 mila dollari a ospitata.

Del resto chi è causa del suo stereotipo pianga se stesso, perché se al Festival di Sanremo come omaggio alla regina Rania di Giordania salgono sul palco tre «tenorini» usciti dal programma «Ti lascio una canzone» e le cantano «'O sole mio», forse significa che ce la andiamo a cercare.

Renato Franco per "il Corriere Della Sera [10-03-2010]

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11/03/2010 10:21

Re: Re:
Etrusco, 10/03/2010 20.34:



Del resto chi è causa del suo stereotipo pianga se stesso, perché se al Festival di Sanremo come omaggio alla regina Rania di Giordania salgono sul palco tre «tenorini» usciti dal programma «Ti lascio una canzone» e le cantano «'O sole mio», forse significa che ce la andiamo a cercare.




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11/03/2010 10:28

Re: nel reality Usa ”Jersey Shore”
Arjuna, 30/11/2009 14.40:





mah...gli americani fanno ironia anche su loro stessi...non so se avete mai visto i loro telefilm, quelli dove c'è quella atroce risata sotto...vi sembrano personaggi intelligenti quelli? se a loro fa ridere queste cose o sono molto ironici o molto stupidi...peggio di noi
del resto i nostri reality da dove vengono?


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PippyZzetta
11/03/2010 12:49

Re: Re: nel reality Usa ”Jersey Shore”
strega@rossa, 11/03/2010 10.28:




mah...gli americani fanno ironia anche su loro stessi...non so se avete mai visto i loro telefilm, quelli dove c'è quella atroce risata sotto...vi sembrano personaggi intelligenti quelli? se a loro fa ridere queste cose o sono molto ironici o molto stupidi...peggio di noi
del resto i nostri reality da dove vengono?






beh mi sembra un po' generico come discorso.
a parte il fatto che i nostri reality vengono spessissimo dall'inghilterra o altri paesei europei (vedi olanda, anzi spesso anche gli americani li prendono dall'europa) non trovo corretto bollare come stupidi i telefilm che hanno le risate solo perchè a noi dan fastidio o le produzioni italiane non lo fanno.
Gli americani non sono stupidi, hanno un senso dell'ironia e dell'autorinoia maggiore del nostro e i migliori prodotti telefilmici attualmente sul mercato sono i loro.
perchè per ogni "la vita secondo jim" noi possiamo portare un "tutti con bruno" (che tra l'altro è un format spagnolo, non abbiamo NULLA di originale). e per ogni "la vita secondo jim" c'è un sopranos o un Oz che fanno impallidire.
e comunque la risata di sottofondo non c'entra nulla con l'ironia.


Riguardo la questione degli italoamericani comincio a pensare che siano veramente così. noi li guardiamo con l'occhio dell'italiano che vive in italia, ma quella che si è venuta a creare in america è un altro tipo di comunità, ristretta, attaccata alle tradizioni e ormai di seconda, terza generazione. offenderci mi pare un po' ridicolo visto che al 99% non sappiamo nemmeno di cosa stiamo parlando...

ovviamente questo è un discorso di parte da amante delle serie americane [SM=x44452] amante semplicemente perchè sono obiettivamente di qualità superiore.
[Modificato da piperitapatty 11/03/2010 12:50]

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11/03/2010 17:48

Re: Re: Re: nel reality Usa ”Jersey Shore”
piperitapatty, 11/03/2010 12.49:




beh mi sembra un po' generico come discorso.
a parte il fatto che i nostri reality vengono spessissimo dall'inghilterra o altri paesei europei (vedi olanda, anzi spesso anche gli americani li prendono dall'europa) non trovo corretto bollare come stupidi i telefilm che hanno le risate solo perchè a noi dan fastidio o le produzioni italiane non lo fanno.
Gli americani non sono stupidi, hanno un senso dell'ironia e dell'autorinoia maggiore del nostro e i migliori prodotti telefilmici attualmente sul mercato sono i loro.
perchè per ogni "la vita secondo jim" noi possiamo portare un "tutti con bruno" (che tra l'altro è un format spagnolo, non abbiamo NULLA di originale). e per ogni "la vita secondo jim" c'è un sopranos o un Oz che fanno impallidire.
e comunque la risata di sottofondo non c'entra nulla con l'ironia.


Riguardo la questione degli italoamericani comincio a pensare che siano veramente così. noi li guardiamo con l'occhio dell'italiano che vive in italia, ma quella che si è venuta a creare in america è un altro tipo di comunità, ristretta, attaccata alle tradizioni e ormai di seconda, terza generazione. offenderci mi pare un po' ridicolo visto che al 99% non sappiamo nemmeno di cosa stiamo parlando...

ovviamente questo è un discorso di parte da amante delle serie americane [SM=x44452] amante semplicemente perchè sono obiettivamente di qualità superiore.




io non bollo nessuno, ci mancherebbe... fra le due opzioni ritengo che gli americani siano molto ironici
anche a me iacciono i telefilm americani ma non del genere con la risata sotto,come anche non mi piacciono tutti i telefilm italiani
volevo solo far capire come a volte si generalizzi troppo...anche riguardo agli italo-americani...chissà...

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PippyZzetta
11/03/2010 18:11

Re: Re: Re: Re: nel reality Usa ”Jersey Shore”
strega@rossa, 11/03/2010 17.48:




io non bollo nessuno, ci mancherebbe... fra le due opzioni ritengo che gli americani siano molto ironici
anche a me iacciono i telefilm americani ma non del genere con la risata sotto,come anche non mi piacciono tutti i telefilm italiani
volevo solo far capire come a volte si generalizzi troppo...anche riguardo agli italo-americani...chissà...



mah quello può anche essere, però appunto noi non è che abbiamo una visione di prima mano degli italoamericani. sappiamo come sono gli italiani ma è un'altra cosa. non so anche la generalizzazione di dire che i telefilm con la risata sotto "vi sembrano personaggi intelligenti quelli" è un po' riduttivo, perchè friends li ha. li aveva arnold, li ha the big bang theory che non sono proprio stupidissimi. poi appunto l'essere simpatici è una cosa, provocare la risata è una cosa (mi vengono in mente maschere o travestimenti ad effetto immediato) l'ironia è un arte un po' più fine.
cmq volevo solo intavolare una discussione, spero non si sia offeso nessuno.

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Re: Re: Re: Re: Re: nel reality Usa ”Jersey Shore”
piperitapatty, 11/03/2010 18.11:



mah quello può anche essere, però appunto noi non è che abbiamo una visione di prima mano degli italoamericani. sappiamo come sono gli italiani ma è un'altra cosa. non so anche la generalizzazione di dire che i telefilm con la risata sotto "vi sembrano personaggi intelligenti quelli" è un po' riduttivo, perchè friends li ha. li aveva arnold, li ha the big bang theory che non sono proprio stupidissimi. poi appunto l'essere simpatici è una cosa, provocare la risata è una cosa (mi vengono in mente maschere o travestimenti ad effetto immediato) l'ironia è un arte un po' più fine.
cmq volevo solo intavolare una discussione, spero non si sia offeso nessuno.




spero anch'io che non si sia offeso nessuno...

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PippyZzetta
11/03/2010 21:17

Re: Re: Re: Re: Re: Re: nel reality Usa ”Jersey Shore”
strega@rossa, 11/03/2010 19.39:




spero anch'io che non si sia offeso nessuno...




io non di certo [SM=x44452]

cmq più che la questione italoamericani, mi sembra che i tizi in foto siano dei pompati con poco cervello. poi chissà, magari c'è un einstein nascosto
[Modificato da piperitapatty 11/03/2010 21:18]

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