Formula, l'ultima spiaggia di Ecclestone:
acqua in pista per aumentare lo show
ROMA - «Un pò di pioggia artificiale durante la gara per vivacizzare la situazione». Bernie Ecclestone, patron del Mondiale di Formula 1, ha la soluzione per animare i Gp e creare uno show più appassionante. «Guardate come sono adesso le gare. I sorpassi sono quasi impossibili perchè sull'asfalto asciutto c'è solo una traiettoria gommata che consente di raggiungere la massima velocità. Quando la pista è bagnata, il quadro cambia radicalmente. Abbiamo avuto le corse più emozionanti sempre sul bagnato. Quindi, pensiamo a creare un pò di pioggia», dice Big Bernie al sito ufficiale della Formula 1.
Fantascienza? No, a sentire il patron. «Ci sono autodromi nei quali si può bagnare artificialmente la pista, sarebbe semplice utilizzare questi sistemi anche in altri impianti. Perchè non facciamo piovere nel bel mezzo di una gara? Magari per 20 minuti o per gli ultimi 10 giri? Magari con un preavviso di un paio di minuti. La suspense sarebbe garantita e tutti si troverebbero nelle stesse condizioni», dice delineando il circus dei suoi sogni. Le modifiche regolamentari, aggiunge, dovrebbero comprendere anche le classifiche. Basta con i punti, come Ecclestone ha inutilmente suggerito già in passato, e avanti con le medaglie. «Io insisto: medaglie al posto dei punti. I piloti vogliono vincere e non vogliono correre per il secondo, il terzo o il quarto posto. Adottiamo un sistema nel quale la vittoria valga. Nell'ultima stagione avrebbe funzionato abbastanza bene», dice Ecclestone. «Sebastian Vettel e Fernando Alonso sarebbero stati in perfetta parità anche dopo l'ultima gara: 5 ori, 5 argenti e 5 bronzi a testa. Vettel avrebbe vinto il Mondiale per il maggior numero di quarti posti. Per me tutto questo è un thriller!».
A fare la differenza, in linea di massima, saranno sempre le diverse risorse a disposizione di ogni squadra. «Non è leale se un team con un budget di 60 milioni di sterline deve competere con uno che ha 300 milioni. Ma la situazione è questa. Questo tipo di 'slealta» è presente in molti sport. Prendete il calcio, per esempio: Real Madrid o Bayern Monaco possono spendere 70 milioni di euro per nuovi giocatori, altri club non possono. La vita è ingiusta«, dice Ecclestone. «La gente in Formula 1 spenderà sempre quello che ha in tasca. È un dato di fatto. Solo i limiti tecnici potranno contenere i costi e penso che stiamo andando nella giusta direzione. Le regole stabili fanno risparmiare denaro». Per rendere il business più attraente, servirebbe qualche donna al volante. Probabilmente nel giro di 3-5 anni, dice. «Penso che le donne non si facciano imprigionare facilmente dal proprio ego. Non devono giocare a golf per concludere affari, devono lavorare più sodo per essere accettate come gli uomini. Visto che l'ego non le ostacola, prendono decisioni in maniera meno emotiva e questo giova alla causa». In attesa di un'eventuale rivoluzione rosa, le gerarchie nel circus sono chiare. «Mi sembra che la Red Bull abbia ancora la monoposto migliore e gli altri debbano colmare il gap prima della gara iniziale», dice. Il favorito d'obbligo, quindi, è il campione del mondo in carica: «Ovviamente Sebastian», dice puntando su Vettel, che comincerà a difendere il titolo dal Gp d'Australia del 27 marzo. «Un giorno lo vedo con la Ferrari. Nella vita di ogni pilota di successo arriva il momento in cui si vuole stare seduti in una Ferrari».
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fra lui e blatter e' una bella gara...