Cinzia Tani

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macallan
00sabato 28 gennaio 2006 15:01
macallan
00sabato 28 gennaio 2006 15:01
macallan
00sabato 28 gennaio 2006 15:02
macallan
00sabato 28 gennaio 2006 15:03
macallan
00sabato 28 gennaio 2006 15:03
macallan
00sabato 28 gennaio 2006 15:04
macallan
00sabato 28 gennaio 2006 15:05
[SM=x676701] [SM=x676699]



[SM=x676697]
macallan
00sabato 28 gennaio 2006 15:06
macallan
00sabato 28 gennaio 2006 15:06
macallan
00sabato 28 gennaio 2006 15:07
[SM=x676699] [SM=x676701] [SM=x676700]

[Modificato da macallan 28/01/2006 15.08]

macallan
00sabato 28 gennaio 2006 15:08
macallan
00sabato 28 gennaio 2006 15:09
l' ultima, quella che preferisco [SM=x676664]



[SM=x676697] [SM=x676697] [SM=x676697]

[Modificato da macallan 28/01/2006 15.11]

macallan
00sabato 28 gennaio 2006 15:13
ok ragazzi, dato che adesso nel thread ci sono anche le
caps da Visioni Private, bisogna pensare a un nuovo nome
per il thread. Cosa proponete?
Curt
00sabato 28 gennaio 2006 19:11
Re: Re: Dannazione, l'ho scoperto solo oggi!!! (Non è che qualcuno ha registrato???)

Scritto da: macallan 27/01/2006 19.14

no, mi dispiace, non registro mai Augias, mi limito a
cominciamo bene.
ci rifaremo domani [SM=x676669]



Non si potrebbe chiedera a Tek, che lavora a Cominciamo Bene?
Sarebbe fantastico...

macallan
00sabato 28 gennaio 2006 19:20
Re: Re: Re: Dannazione, l'ho scoperto solo oggi!!! (Non è che qualcuno ha registrato???)

Scritto da: Curt 28/01/2006 19.11


Non si potrebbe chiedera a Tek, che lavora a Cominciamo Bene?
Sarebbe fantastico...



appena lo vediamo sul forum glielo chiediamo [SM=x676669]
per il nome da dare al thread hai qualche idea in mente?
Curt
00sabato 28 gennaio 2006 20:08
Re: Re: Re: Re: Dannazione, l'ho scoperto solo oggi!!! (Non è che qualcuno ha registrato???)

Scritto da: macallan 28/01/2006 19.20

appena lo vediamo sul forum glielo chiediamo [SM=x676669]
per il nome da dare al thread hai qualche idea in mente?



Sarà banale, ma credo che il nome più adatto sia "Cinzia Tani"

macallan
00domenica 29 gennaio 2006 14:48
Cinzia oggi

inserisco le caps da Visioni Private di oggi.
Cinzia intervistava Curzi.

macallan
00domenica 29 gennaio 2006 14:50
macallan
00domenica 29 gennaio 2006 14:51
macallan
00domenica 29 gennaio 2006 14:52
macallan
00domenica 29 gennaio 2006 14:53
macallan
00domenica 29 gennaio 2006 14:54
guidozz
00lunedì 30 gennaio 2006 11:55
Grazie Mac!! [SM=x676669]

Belle caps, e bella Cinzia!! [SM=x676664]

[SM=x676697]

Curt
00martedì 31 gennaio 2006 12:19
Cos'èsuccesso?
Al posto della bellissima Cinzia c'è un orrendo rospo...

ARIDATECE CINZIA!!!


macallan
00martedì 31 gennaio 2006 14:37
Re:

Scritto da: Curt 31/01/2006 12.19
Cos'èsuccesso?
Al posto della bellissima Cinzia c'è un orrendo rospo...

ARIDATECE CINZIA!!!




non so cos'è successo, anche se ho un vago sospetto [SM=x676705]
comunque per fortuna sembra tornato tutto apposto.
Curt
00mercoledì 1 febbraio 2006 12:20
Grazie, Mac
Il rospo è sparito ed è riapparsa la bellissima e sensuale Cinzia

[SM=x676700] [SM=x676701] [SM=x676702]

Caps del Caffè???

[SM=x676661] [SM=x676661] [SM=x676661]
Curt
00giovedì 2 febbraio 2006 13:39
L'intervista di Cinzia a Il Tempo
IL TEMPO
giovedì 2 febbraio 2006

L’autrice de «L’insonne» alterna l’attività letteraria a quelle di giornalista, insegnante e conduttrice radiotelevisiva

Cinzia Tani: «I miei modelli sono Zivago e Manzoni»

La scrittrice evita accuratamente i riferimenti autobiografici e lo stile minimalista

di EUGENIO ZACCHI

IL PREGIO del romanzo di Cinzia Tani, «L'insonne» (Mondadori, 429 pagine, 18 euro), è l'architettura compiuta dell'intreccio narrativo. I tre protagonisti, Max, figlio di un criminale nazista nella Berlino del 1945, Sophie, mezza ebrea, e Thomas, uno zingaro, vivono un'infanzia segnata dalle atrocità della guerra e un futuro, nella Parigi del 1960, dove il passato stenta a impallidire. Max è divenuto psichiatra, Sophie, attrice, e Thomas il titolare di un circo. E anche ora si ritroveranno sullo sfondo di inquietanti omicidi nei confronti dei quali lo stesso Max, chiamato per dare aiuto nelle indagini, è sospettato. Storia "pubblica" e "privata" si fondono in una sequenza di immagini che non risparmiano le vibrazioni più profonde dell'animo umano.

Cinzia Tani, quanto c'è di autobiografico nel suo libro?
«Assolutamente niente. La prima cosa che insegno al corso di scrittura creativa che tengo da qualche anno, è di non scrivere la propria autobiografia. Conviene tornare al romanzo di stile anglosassone, quello che coinvolge la grande storia e non le nostre piccole vicende, sebbene in ogni narrazione ci sia sempre qualcosa di personale».

A quale dei tre protagonisti è più legata?
«Questa è la domanda che faccio sempre ai lettori. Le donne preferiscono Thomas perché è il personaggio ribelle, selvaggio, trasgressivo. Gli uomini invece Max perché è intelligente, è innamorato, solido, serio, onesto. Io, naturalmente, preferisco entrambi, sarei come Sophie, mi piace l'uomo affidabile, fedele, che ti ama fino alla morte, e quello trasgressivo con cui vivi le avventure».

La sua scrittura, agile e fluida, nonché l'intera storia, hanno voluto guardare il modello dei best-sellers statunitensi?
«La mia è una scrittura di lavoro. Io limo per mesi e mesi fino a quando non raggiungo un risultato intenso nel contenuto, ma semplice, limpido e contraddistinto dal ritmo. Mi rivolgo sempre al modello anglosassone, ma a quello del passato, sull'esempio di Fritzgerald. Essenziale è l'intreccio, le atmosfere, e una scrittura semplice, fluida, ma soprattutto legata al ritmo narrativo. Quel ritmo che manca completamente alla narrativa italiana. Penso alla scrittura di McEwan o a quella della stessa Austen, piena di intensità, ma semplice e indissolubilmente legata al ritmo. Io non sono una grande appassionata di narrativa italiana, tanto meno di questo dilagante minimalismo: preferisco leggere ancora una volta Il Dottor Zivago o I Promessi Sposi. A me piacciono le storie di ampio respiro».

Quanto tempo ha impiegato per scrivere «L'insonne»?
«Impiego sempre due anni per scrivere un romanzo. Il primo lo dedico alla ricerca e alla documentazione storica: ogni descrizione e circostanza contenuta nei miei romanzi riflette fedelmente la realtà. Il secondo anno lo dedico quindi alla stesura».

Lei è anche giornalista, autrice e conduttrice di programmi radiotelevisivi e insegnante: quale predilige?
«Amo scrivere, studiare. Anche le mie trasmissioni sono sempre culturali, anche se di nicchia, insegno letteratura e quindi ogni mia occupazione, all'apparenza diversa, gira sempre su un unico interesse, la cultura. Io sono soprattutto una grande studiosa, amo dedicarmi allo studio e all'approfondimento e restituire al pubblico e ai lettori tutto quello che ho imparato».



[Modificato da Curt 02/02/2006 13.41]

[Modificato da Curt 02/02/2006 13.50]

Curt
00giovedì 2 febbraio 2006 13:48
L'intervista di Cinzia a Io Donna
IO DONNA
IL FEMMINILE DEL CORRIERE DELLA SERA
n. 1-2, 7 gennaio 2006


IL QUESTIONARIO DI IO DONNA
di Paolo Di Stefano

liberamente ispirato al famoso gioco di Marcel Proust

risponde
CINZIA TANI


Il tratto principale del suo carattere?
La curiosità

La qualità che preferisce in un uomo?
L’intelligenza. La curiosità.

E in una donna?
L’intelligenza. La curiosità.

Il suo principale difetto?
Sono ansiosa e piena di paure.

Il suo sogno di felicità?
Vincere l’ansia e le paure.

Il suo rimpianto?«E dire che ho perduto tanti anni della mia vita…».

L’ultima volta che ha pianto?
Continuamente, per le storie tristi.

L’incontro che le cambiato la vita?
Lo sto aspettando.

Sogno ricorrente?
Vado felice a sciare e mi sparisce la neve sotto i piedi. Vado felice a prendere il sole e per me è rimasta solo ombra.

Il giorno più felice della sua vita?
Quando, appena operata di miopia, ho visto oggetti lontani. Ma anche la prima volta che sono andata al cinema e a cena da sola.

E il più infelice?
Il primo tradimento.

La persona scomparsa che richiamerebbe in vita?
Silvio Baridon, professore e amico speciale.

La disgrazia più grande?
La scomparsa di una persona cara.

La materia scolastica preferita?
Italiano e storia.

Città preferita?
Parigi.

Il colore preferito?
Il blu.

Il fiore preferito?
Il papavero non reciso.

Bevanda preferita?
Il caffellatte.

Il piatto preferito?
L’uovo al tegamino.

Il suo primo ricordo?
A tre anni, la gelosia per mio fratello appena nato.

Se avesse un milione di euro?
Regali alla mia famiglia e agli amici, almeno un giro del mondo.

Libro preferito di sempre?
Il piccolo principe.

Libro preferito negli ultimi anni?
Delitto e castigo.

Autori preferiti in prosa?
Dostoevskij, Fitzgerald, Calvino, Duras, Cocteau, McEwan.

Poeti preferiti?
Baudelaire, Garcia Lorca, Dickinson.

Cantante preferito?
Peter Gabriel, Francesco De Gregari, Micah P. Hinson.

Il suo eroe o la sua eroina?
Sophie Schöll (la studentessa bavarese, unica donna membro della Rosa Bianca, uccisa dalla Gestapo nel ’43).

I suoi pittori preferiti?
Caravaggio, Tiziano, Renoir, Manritte.

La trasmissione televisiva più amata?
Mixer.

Film cult?
Improvvisamente l’estate scorsa di Joseph Mankievicz.

Attore preferito?
Clark Gable.

Attrice preferita?
Ingrid Bergman.

La canzone che fischietta più spesso sotto la doccia?
Non so fischiare.

Se dovesse cambiare qualcosa nel suo fisico, che cosa cambierebbe?
Vorrei essere più alta per non portare i tacchi.

Personaggio storico più ammirato?
L’imperatore Adriano.

Personaggio politico più detestato?
Hitler.

I nomi preferiti?
Marco, Carolina.

Quel che detesta di più?
La violenza. L’arroganza.

Se potesse parlare a quattr’occhi con l’uomo più potente del mondo, che cosa gli direbbe?
L’ha vista la scena del Grande Dittatore di Chaplin in cui lui gioca a palla col mappamondo che poi gli scoppia tra le mani? L’ha capita?

Il dono di natura che vorrebbe avere?
Il talento musicale.

Il regalo più bello mai ricevuto?
La casa dove vivo.

Come vorrebbe morire?
Dormendo.

Stato d’animo attuale?
Contenta.

Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza?
Quelle commesse per paura.

Il suo motto?
Vivere la sofferenza della ricerca come passione.


BIOGRAFIA
Cinzia Tani, giornalista e scrittrice, è nata a Roma nel ’53. Ha diretto i mensili Elite e Firma ed è stata autrice e conduttrice di programmi radiotelevisivi, tra cui Mixer Cultura di Minoli. Insegna Storia sociale del delitto alla facoltà di Sociologia dell’Università La Sapienza di Roma. Il suo nuovo libro, Insonnia (così nel testo, in realtà si intitola L’insonne, n.d.R.), uscito da Mondatori, è un romanzo noir che prende spunto dalle grandi tragedie del Novecento.



macallan
00giovedì 2 febbraio 2006 15:10
ottimo lavoro Curt, attento e puntuale come sempre [SM=x676669] [SM=x676696]
leggerò meglio le interviste quando avrò un po' di tempo,
adesso sto per uscire [SM=x676705]
ma ho già visto che sono interessanti.
Curt
00lunedì 6 febbraio 2006 10:26
Buona settimana a tutti!
Un po' de Il Caffè per iniziare?...

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